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Data di pubblicazione:06/01/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Bonus, ma non per tutti: ancora non è chiaro a chi Trenitalia voglia concedere il rimborso
Testo dell’articolo:Novi Ligure - La vita dei pendolari continua ad essere travagliata, con il passare delle settimane la situazione continua a peggiorare. Le lamentele e i disservizi sono ormai all’ordine del giorno. Il trend negativo, secondo Riccardo Leardi, il presidente dell’associazione pendolari novesi, la prima ad essere nata in provincia diciotto anni fa, è iniziato nell’ormai lontano 2000, anno in cui si è assistito ad un lento ma graduale degrado delle Ferrovie. Trenitalia, però, forse perché subissata dalle proteste che giungono da ogni parte ha deciso di fare un passo indietro accettando di rivedere gli orari. Nonostante ciò le varie associazioni di pendolari stanno pensando di adottare varie forme di protesta.
«Mai come in questo caso - dice il presidente dell’Apn Leardi - si sente la necessità di un coordinamento tra le varie associazioni, in modo tale da prendere decisioni comuni. Va da sé che, perché una forma di protesta abbia successo, vedi ad esempio lo sciopero del biglietto, essa deve essere attuata dalla grande maggioranza dei viaggiatori. A tale proposito mi ricordo con amarezza la situazione del gennaio scorso, quando, dopo che in assemblea si era deciso di attuare l’esibizione differita del titolo di viaggio in caso di ritardo, e dopo che tale iniziativa era stata pubblicizzata dai giornali e comunicata tramite volantinaggio sui treni, in pratica l’unico a mettere in atto tale forma di protesta sono stato io».
Pertanto il presidente Leardi esorta i pendolari novesi a partecipare numerosi all’assemblea indetta venerdì prossimo, 13 gennaio, in Comune a Novi.
«Bisogna - prosegue Leardi - che non solo le Ferrovie, ma anche i nostri amministratori, a tutti i livelli, dai consiglieri comunali ai parlamentari, si rendano conto che i pendolari costituiscono una notevole massa di persone, la cui vita e la cui produttività vengono messe a dura prova da una situazione che non è più sostenibile».
Intanto l’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli ha dichiarato che i pendolari piemontesi viaggeranno gratis nel mese di febbraio. «Sicuramente è un’iniziativa apprezzabile - sottolinea ancora Leardi - ma non ci si illuda di barattare con un po’ di soldi un modo di vita che sta diventando insostenibile, non solo per chi viaggia ma anche per i suoi familiari. Noi non vogliamo soldi, ma vogliamo la possibilità di viaggiare in tempi e modi decenti! Comunque, a proposito del “bonus”, non è ancora ben chiaro se esso sarebbe esteso a tutti i pendolari piemontesi (ossia a tutti coloro che abitano in Piemonte) o soltanto ai possessori di un abbonamento a tariffa regionale Piemonte. In tal caso, ne sarebbero esclusi praticamente tutti i pendolari di Novi (e la stessa cosa dicasi per i tortonesi, gli acquesi e molti alessandrini, per limitarci alla provincia di Alessandria)». La questione, dunque è ancora aperta.

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