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Data di pubblicazione:06/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Debuttano ad Acqui i Cobas dei pendolari
Testo dell’articolo:Arrivano i Cobas dei pendolari e invitano a non pagare il biglietto del treno. Lo testimoniano alcuni volantini apparsi nel sottopasso della stazione ferroviaria e che invitavano esplicitamente a non pagare il biglietto a Trenitalia per protesta per i ritardi e la soppressione di numerosi convogli, nelle scorse settimane. Una presa di posizione non condivisa dall’associazione pendolari dell’Acquese, che con il vice presidente Enrico Lagorio si dissocia: «La nostra associazione persegue il dialogo e la collaborazione e non certo il disfattismo». Il volantino però rispecchia lo stato d’animo di molti viaggiatori che ogni giorno utilizzano il treno per raggiungere da Acqui varie località del Piemonte e della Liguria. Sul tema dello stato in cui versa il trasporto su rotaia interviene anche l’ex sindaco Enzo Balza, per molti anni dirigente movimento della stazione ferroviaria: «Il problema del trasporto su rotaia non investe solamente i pendolari, ma soprattutto le linee ferroviarie che necessitano di investimenti sia per quanto riguarda la loro manutenzione sia per i necessari ammodernamenti. Senza linee ferroviarie non si potrebbe parlare effettivamente di treni e di trasporto su rotaia. L’alta velocità non risolverà il problema dei pendolari, ma riguarderà essenzialmente il trasporto merci. Se da un lato s’investe per l’alta velocità dall’altro non si fa altrettanto per l’ammodernamento delle linee esistenti e per il mantenimento dei posti di lavoro». Sul tema intervengono anche Adriano Icardi e Piera Mastromarino, dei comunisti italiani: «È ormai di pressante attualità la protesta dei pendolari a causa dei continui disagi derivati dal malfunzionamento delle ferrovie: ritardi dei treni, frequenti sostituzioni con autobus non sempre presenti, mancanza di vagoni o di mezzi a insaputa dei passeggeri, disagi e insufficienza di sicurezza durante i viaggi sono all’ordine del giorno. Di fronte a questi disagi, che vedono coinvolte ogni giorno migliaia di persone, dispiace vedere numerosi politici ed enti a vari livelli impegnati a discutere e a schierarsi favorevolmente in merito a grandi opere, come il Terzo valico dei Giovi o la Tav, che oltre ad avere un alto impatto ambientale e una grande influenza sulle popolazioni interessate non godono ancora della sicurezza degli ingenti finanziamenti necessari per la realizzazione di progetti di tal portata».

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