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Data di pubblicazione:07/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Chivasso, manca la corrente e il treno si ferma in aperta campagna. Un guasto che mette a nudo la qualità scadente delle ferrovie
Testo dell’articolo:Nonostante le pubblicità nazionali su televisione e giornali che invitano all’utilizzo del treno, purtroppo giorno dopo giorno dobbiamo registrareo che le nostre Ferrovie continuano a «fare acqua»: treni che periodicamente sono in ritardo e mandano su tutte le furie i pendolari, treni che spesse volte non arrivano neppure a destinazione in quanto si guastano durante il tragitto. Quello che si è esattamente verificato l’altra sera nelle campagne del Chivassese. Infatti la corsa del treno «locale 4184» Vercelli-Chivasso giovedì sera si è interrotta in aperta campagna tra la stazione di Torrazza Piemonte e quella di Castelrosso di Chivasso, in località Busignetto di Verolengo. È accaduto alle 20,15. Sul convoglio c’erano sei giovani viaggiatori diretti a Chivasso. A 4 minuti dall’arrivo al capolinea, il locomotore elettrico si è fermato improvvisamente in quanto ai motori non arrivava più la corrente dalla linea elettrica soprastante. Il macchinista ha cercato con tutti i mezzi di far ripartire il convoglio, ma non c’è stato verso. «Questi guasti si verificano per la mancanza di manutenzione. Oggi occorrono interventi drastici sulle linee e l’ammodernamento del materiale rotabile. Tutti i giorni ci sono dei problemi. Non è più possibile andare avanti di questo passo», afferma Claudio Borio, del neo Comitato Spontaneo di utenti della linea Chivasso-Asti, i cui intenti sono quelli di ottenere servizi migliori nei trasporti su rotaia nel comprensorio chivassese. L’unica soluzione rimasta è stata poi quella di avvisare con il telefonino la vicina stazione di Chivasso per gli interventi del caso. E i sei ragazzi che si stavano già avviando alle porte di uscita per scendere alla vicina stazione di Chivasso, sono ritornati a sedersi nel vagone. E le proteste non si sono fatte attendere. Anche perchè da subito si è intuito che la cosa non era facilmente risolvibile. Intanto il capotreno assicurava i pochi passeggeri che al più presto sarebbe arrivato un pullman sostitutivo, che li avrebbe accompagnati alla stazione di Chivasso. Cosa che si è poi verificata dopo quasi due ore al freddo all’interno di uno scompartimento. Sul posto è intervenuta anche una squadra di Vigili del fuoco, il cui intervento non si è poi reso necessario e una squadra di tecnici delle Ferrovie. Quindi il convoglio è stato trainato presso il deposito FS di Chivasso. Fortunatamente la direttissima ferrata Torino-Milano non è rimasta interrotta e per oltre due ore in quel tratto interrotto dal convoglio guasto i treni sono transitati su di un unico binario.

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