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Data di pubblicazione:09/01/2006
Fonte:Corriere della Sera
Titolo dell’articolo:Il Veneto lancia un ultimatum a Trenitalia: se entro tre mesi non saranno accolte le richieste per migliorare i viaggi dei pendolari sarà disdetto il contratto con la Regione
Testo dell’articolo:VENEZIA - Entro tre mesi Trenitalia dovrà riportare le condizioni di viaggio dei passeggeri delle tratte venete, quelle in particolare percorse dai pendolari, alla normalità del servizio, pena la disdetta del contratto in atto con la Regione. È questo l’ultimatum che l’assessore alla mobilità del Veneto Renato Chisso ha inoltrato al responsabile triveneto di Trenitalia Paolo Codeluppi dopo le relazioni sullo stato dei trasporti redatte dagli ispettori regionali e sulla base delle lamentele dei passeggeri arrivate in regione. L’iniziativa veneta arriva pochi giorni dopo quella intrapresa dalla Regione Marche che, per i ripetuti disservizi, il 28 dicembre scorso non ha rinnovato il contratto con Trenitalia, in scadenza il 31, e ha aperto una vertenza con il governo e i responsabili della società. La giunta marchigiana si era dichiarata disponibile a deliberare immediatamente la proroga dei servizi per il 2006 a condizione che Trenitalia dichiari la propria disponibilità a condividere le soluzioni prospettate.

SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORE - Quanto al caso veneto, dopo un sopralluogo effettuato a sorpresa dallo stesso Chisso poco dopo le 6 sulla linea Treviso-Mestre, l’esponente dell’esecutivo regionale ha incontrato i vertici di Trenitalia per sollecitare il rispetto del contratto e chiedere l’introduzione di soluzioni per attenuare i disagi accentuatisi con l’introduzione del nuovo orario ai primi di dicembre.

LE RICHIESTE - Tra le richieste del Veneto la possibilità per i pendolari di utilizzare gli Intercity senza l’obbligo del supplemento quando le condizioni di traffico siano proibitive e l’introduzione della precedenza obbligatoria ai treni regionali rispetto a quelli a lunga percorrenza quando questi ultimi siano in forte ritardo.

FIT-CISL: «GOVERNO E MANAGEMENT SONO I RESPONSABILI» - Le Ferrovie dello Stato «sono in una situazione molto grave» di cui sono responsabili governo e management, inclusa la «passata gestione» di Giancarlo Cimoli. Lo afferma il segretario nazionale della Fit-Cisl, Vito Tedesco secondo il quale «la questione “Ferrovie dello Stato” è molto grave e richiede interventi estremamente incisivi: il Governo e l’azienda hanno precise responsabilità per le carenze del sistema ferroviario. L’esecutivo ha infatti tagliato drasticamente le risorse, come dimostra l’ultima legge Finanziaria, mentre il management dal canto suo - sottolinea Tedesco - non ha capito la complessità della situazione e ciò ha prodotto le negative conseguenze a cui assistiamo da tempo e alle quali si è opposto solo il sindacato».

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