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Data di pubblicazione:13/01/2006
Fonte:Libertà.it
Titolo dell’articolo:Piacenza, c’è Capitan Ventosa, treni puntuali
Testo dell’articolo:E Capitan Ventosa salì sulla Piacenza-Milano: l’ultima stravagante creatura di “Striscia la notizia” ieri mattina ha fatto irruzione nella stazione di piazzale Marconi, gremita di pendolari in attesa di prendere il treno per recarsi al lavoro. Capitan Ventosa, armato di ammazzamosche, mascherine e bombolette di flit, ha provveduto a distribuire tra i presenti le armi necessarie contro gli insetti che - a quanto pare - spesso decidono di fare il giro d’Italia a bordo dei vagoni ferroviari. Il personaggio-feticcio di Antonio Ricci è poi salito sul treno regionale delle 7 e 35 diretto a Milano, per raccogliere le lamentele dei viaggiatori sulla pulizia dei convogli e sui ritardi. «La cosa curiosa - racconta Franco Trespidi, pendolare piacentino e “complice” della redazione di “Striscia” - è che probabilmente si deve essere diffusa la voce circa la presenza, sul treno, di un ospite tanto illustre. Il convoglio è andato più velocemente del solito, e quando è stata la volta di dover dare la precedenza ad altre linee, il capotreno ha provveduto ad avvisare con l’altoparlante i viaggiatori, spiegando i motivi della fermata». «Il che - sottolinea Trespidi - abitualmente non accade mai».

Vertice dei pendolari · Il consiglio dell’associazione dei pendolari piacentini si riunirà nuovamente nella serata di martedì prossimo. L’incontro del 17 gennaio segue l’animata riunione dell’associazione tenutasi nella serata di martedì scorso, durante la quale è stato approfondito l’argomento ricorso al Tar, come riferito su Libertà di ieri. Durante la riunione c’è stato anche una sorta di confronto informale tra i pendolari piacentini, che si è concluso con cinque favorevoli e tre contrari all’azione legale. Da qui l’equivoco che questo comportasse immediatamente le dimissioni della presidente Marinella Chiodaroli, che ha più volte sostenuto le proprie obiezioni nei confronti del ricorso. «La votazione ufficiale si terrà il prossimo martedì - puntualizza -, in quell’occasione si deciderà che cosa fare». Il consigliere dell’associazione Franco Trespidi ha nuovamente ribadito la propria disponibilità a diventare pro tempore presidente del sodalizio, in modo da poter far partire la causa. «Se la presidente Chiodaroli non vuole assumersi responsabilità personali, può lasciare spazio ad altri», chiosa un altro rappresentante dell’associazione, Mauro Trespidi.

La soluzione piemontese · L’accordo raggiunto in Piemonte, con il risarcimento accordato da parte di Trenitalia ai viaggiatori per il prossimo mese di febbraio, convince solo in parte i pendolari. «Questo riconoscimento è solo il minimo - commenta Gino Luigi Acerbi, presidente del Crufer, Comitato regionale utenti ferrovie - noi chiediamo il ripristino del vecchio orario ferroviario». Per Acu, l’associazione consumatori utenti, invece questa «è la dimostrazione che la proposta di sciopero dell’abbonamento si dimostra pertinente ed efficace. Non solo, ma a partire dal primo febbraio Acu darà avvio alle cause civili di risarcimento per tutti i disservizi che i viaggiatori del trasporto ferroviario incontrano e denunciano».
Un risultato visto positivamente anche dalla presidente Chiodaroli: «Lo sciopero dell’abbonamento è la misura più efficace ed immediata».

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