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Data di pubblicazione: | 14/01/2006 | |
Fonte: | La Stampa edizione di Torino Cronaca | |
Titolo dell’articolo: | Comitato per salvare la fermata del treno a Castelrosso | |
Testo dell’articolo: | La recente soppressione della fermata a Castelrosso di Chivasso di tutti i treni in servizio sulla linea Torino-Milano, da parte di Trenitalia e avallata dalla Regione, ha scatenato un coro unanime di protesta da parte di oltre trecento pendolari castelrossessi che giornalmente utilizzano il treno per recarsi al lavoro oppure a scuola.
Nonostante la fermata di Castelrosso continui ad essere servita dai treni della linea Chivasso-Casale, il provvedimento è contestatissimo da parte degli utenti che l’altra sera, per iniziativa dell’ex consigliere comunale Massimo Giovannini, si sono riuniti presso il Teatro dell’Oratorio ed hanno costituito il «Comitato contro la soppressione di fermate presso la stazione ferroviaria di Castelrosso». Presidente è stata eletta Mara Bergantin, affiancata da Riccardino Barbero, Renzo Corrado, Giuseppe Ortalda e Franco Lusso. Il primo passo del Comitato, che si prefigge di tutelare i diritti e la qualità della vita degli utenti ferroviari, è stato avviare una raccolta di firme presso la locale tabaccheria Cerato, in piazza Assunta (oppure si può telefonare al 348-3953884). «Le Ferrovie ci avevano sempre detto che realizzando l’Alta Velocità Torino-Milano la linea storica sarebbe stata utilizzata come servizio di metropolitana, invece oggi stiamo constatando che si va al contrario». E il consigliere provinciale Mario Corsato ha aggiunto:«Ho saputo dall’assessore ai Trasporti della Provincia, Franco Campia, che la soppressione della fermata di Castelrosso è dovuta al fatto che il marciapiede non è a norma. È davvero ridicolo». Castelrosso è «tagliata» in due dalla ferrovia e gli abitanti lamentano: «Il passaggio a livello di via San Rocco, più volte nell’arco della giornata, rimane chiuso dai 15 ai 30 minuti. Spesse volte tra un convoglio e l’altro ci sarebbe spazio per sollevare le sbarre anche solo pochi minuti per far defluire il traffico. Purtroppo nulla da fare, bisogna attendere in colonna». | |
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