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Data di pubblicazione:15/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Tre Comuni fanno guerra alle Ferrovie
Testo dell’articolo:FARIGLIANO - «Volete la guerra? E guerra sia». Gli amministratori di Farigliano, Monchiero e Clavesana non l’hanno detto apertamente, ma poco ci è mancato. Il bersaglio della protesta sono ancora le Ferrovie, ree di avere inviato a ottobre una lettera ai tre Comuni per richiedere un ingente canone di affitto di sedi e tracciati ferroviari, dismessi da anni, che sorgono sui loro territori. Una pretesa che aveva lasciato di stucco i destinatari, i quali l’estate scorsa avevano chiesto, e ottenuto, di accaparrarsi quasi a costo zero l’utilizzo del percorso, per realizzare un tracciato ciclabile e pedonale. Nei due mesi trascorsi, Rfi (rete ferroviaria italiana), non ha fatto marcia indietro e ha anche evitato di rispondere alla replica scritta dai sindaci, che ora promettono di «scendere in campo» in maniera più incisiva. «Le ferrovie ci avevano garantito la locazione del tracciato al costo di mille euro a chilometro, e la concessione di sedi, caselli e magazzini, abbandonati dal ‘94, in comodato gratuito - spiega il primo cittadino fariglianese Giancarlo Tavella -. Ora pretendono una cifra da capogiro (74 mila euro suddivisi fra i tre paesi), e in più si sono rifiutate di fornirci spiegazioni. È davvero troppo. Dobbiamo intervenire». La prima mossa sarà cercare di ricontattare Rfi, ma non mancano proposte più concrete, come precisano sindaco e assessore allo Sport di Clavesana, Bruno Terreno e Sandro Blasutto: «Stiamo pensando di ripulire noi i tracciati ferroviari in segno di protesta. Vogliamo anche coinvolgere alcune associazioni di appassionati della bicicletta». Il sindaco di Monchiero, Giovanni Bottino rincara la dose: «Convocheremo un incontro con istituzioni e rappresentanti dei Comuni sul quali dovrebbe sorgere il percorso paesaggistico (venti chilometri, da Narzole a Castellino Tanaro). Ci faremo ascoltare».

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