<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:17/01/2006
Fonte:Libertà.it
Titolo dell’articolo:Ora la trattativa è con le associazioni dei consumatori
Testo dell’articolo:Piacenza - Iniziano in questi giorni le consultazioni tra Ferrovie e Associazioni consumatori per dare l’illusione di voler risolvere i disservizi e i disagi creati dal nuovo orario ferroviario. Diversi motivi ci fanno temere che questi incontri siano il solito mezzuccio delle Ferrovie per mantenere in vigore a tutti i costi il nuovo orario, cercando di guadagnare tempo e sperando in un’assuefazione di noi viaggiatori ai nuovi disagi.
Le Ferrovie decidono di cambiare interlocutore (dalle Regioni alle Associazioni di consumatori) senza considerare che alcune Regioni hanno già firmato un contratto che per legge continua a valere. In caso di accordo poi si potrebbero scaricare le responsabilità dei disagi residui sugli stessi “consumatori”, quindi anche i pendolari, dato che sarebbero proprio loro ad averlo sottoscritto. Così facendo si riducono anche le responsabilità di quelle Regioni firmatarie che invece sono la vera controparte di noi viaggiatori e cittadini.
Andrebbe valutata anche l’effettiva competenza di tutte le associazioni di consumatori nel trattare una questione così delicata che secondo noi richiede la conoscenza completa e dettagliata degli orari ferroviari prima e dopo il cambiamento, nonché si tutti i problemi creati dal cambiamento. Alcune associazioni di consumatori come l’Acu (Associazione consumatori utenti) hanno già confermato l’appoggio alla nostra richiesta di ripartire dal vecchio orario, visto che i rappezzi al nuovo manterrebbero disagi per una parte dei viaggiatori.
Se le ferrovie volessero veramente venire incontro ai viaggiatori non perderebbero tempo in tanti incontri, ma ripristinerebbero immediatamente il vecchio orario come richiesto dalle tante associazioni che hanno sottoscritto lo scorso novembre il patto di Voghera.
Proseguendo gli incontri fino al 15 febbraio le ferrovie cercano di garantirsi un allungamento del periodo di “tregua”, con buona pace per noi pendolari che tutti i giorni continuiamo a subire i disagi.
È bene ricordare che per disagi non si intendono solamente i ritardi, ma anche la grande quantità di peggioramenti in tutte le fasce orarie, introdotti con il nuovo orario:
1) Sostituzione dei treni Interregionali con Intercity meno capienti che effettuano meno fermate per i pendolari senza essere più veloci.
2) Aumento dei costi di viaggio per molti pendolari, viaggiatori saltuari e per tutta la collettività; costi destinati ad aumentare fortemente in futuro, che non ricadranno nel calcolo dell’inflazione.
3) Rallentamento di un alto numero di treni Regionali.
4) Peggioramento del cadenzamento in molte stazioni con inutili raggruppamenti dei treni in brevi intervalli, separati da lunghe assenze di servizio.
5) Riduzione dell’affidabilità di molte tracce orarie aumentando la concentrazione dei convogli e le possibilità di conflitti sulla linea con inserimento di treni lenti davanti a quelli più veloci che sono così destinati a subire rallentamenti.
Tutti questi peggioramenti introdotti dal nuovo orario non possono essere dimenticati ed è per questo motivo che negli incontri con le ferrovie sarà necessario ribadire che tutti questi disagi e penalizzazioni devono essere eliminati e non solo ridotti.
L’inganno delle Ferrovie sta nel voler comparare la disastrosa situazione attuale con quella leggermente migliore che si potrebbe avere con i rappezzi all’orario, dimenticando invece di fare il confronto con i servizi offerti dal vecchio orario.
È per questi motivi che non ha alcun senso accettare il ripristino di qualche treno interregionale se prima ne avevamo molti di più, che non ha senso velocizzare qualche treno se ne hanno rallentati decine, che non serve l’aggiunta di qualche carrozza se prima ve ne erano molte di più, o avere qualche sconto (provvisorio) se prima il viaggio costava di meno.
Per questi motivi la nostra associazione negli incontri con le Ferrovie non accetterà compromessi. Ci auguriamo che anche le Associazioni di consumatori, che dovrebbero fare esclusivamente gli interessi di noi utenti, siano del nostro stesso parere.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it