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Data di pubblicazione:19/01/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:«Treni, abbonamenti ancora nel caos»
Testo dell’articolo:Torino - «La Regione mostri i muscoli a Trenitalia, il cui monopolio può anche essere messo in discussione». A pronunciare queste parole, non più tardi di ieri, è stato il capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, Oreste Rossi, nel suo intervento in aula durante il dibattito dedicato ai disservizi ferroviari in Piemonte. Disservizi che coinvolgono migliaia di pendolari e che non sembrano avere una facile soluzione.
«La situazione dei trasporti in Piemonte, soprattutto in provincia di Alessandria - ha rilevato Rossi - ha raggiunto in questi ultimi tempi livelli pessimi». Vale a dire ritardi, corse soppresse senza preavviso e coincidenze poco (o per nulla) puntuali, che stanno letteralmente portando sull’orlo di una crisi di nervi tutti coloro che quotidianamente si misurano con questi problemi.
«Destinare parte delle multe pagate da Trenitalia al rimborso degli utenti è sì un provvedimento importante che la stessa Lega propose per prima durante la scorsa legislatura, ma non è risolutivo». Secondo il consigliere regionale Oreste Rossi, infatti l’erogazione di abbonamenti gratis non sarebbe sufficiente anche se importante. «O Trenitalia si adegua oppure si cambia gestore, aprendo le gare d’appalto anche a società straniere».
Una proposta quella del Carroccio che non vuole essere una provocazione ma un vero e proprio suggerimento in grado di innescare il meccanismo della concorrenza che, per gli utenti, potrebbe solo trasformarsi in vantaggio.
Tra le proposte inoltrate all’assessore ai Trasporti del Piemonte, Daniele Borioli, ci sarebbe anche quella di predisporre adeguate informazioni a tutti i viaggiatori, anche attraverso opuscoli da distribuire in stazione, sulle modalità di richiesta del bonus che a febbraio consentirà agli utenti di viaggiare gratuitamente. Ad oggi infatti, il meccanismo per poterlo ottenere è poco chiaro, specie per quanto riguarda i possessori di abbonamenti annuali.
«Per i pendolari del Basso Piemonte - spiega Rossi - i ritardi sono senza alcun dubbio fastidiosi ma la mancanza di collegamenti risulta essere la vera spina nel fianco». Ad esempio, spiega il consigliere, gli scali ferroviari di Novi Ligure, Tortona, e Acqui Terme sono ingorati, nonostante abbiano una popolazione, valli comprese, di circa centomila abitanti e una posizione di rilievo su linee ferroviarie di primaria importanza.
«Ora che alla guida dell’assessorato ai Trasporti c’è un alessandrino - conclude Rossi - ci aspettiamo un deciso cambio di rotta, più attenzione e quindi pari dignità da parte della Regione per i problemi dei viaggiatori di questa importante provincia».

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