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Data di pubblicazione:20/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Genova
Titolo dell’articolo:Genova, «In treno coperte contro il freddo»
Testo dell’articolo:GENOVA - Qualcuno, con un pizzico di malignità, lo aveva detto. «Figuriamoci: i parlamentari programmano un sopralluogo sui treni dei pendolari? Troveranno tutto in ordine, carrozze pulite, orari rispettati al minuto». E invece no: manco a farlo apposta, tra mercoledì pomeriggio e ieri mattina all’alba la piccola task force di deputati ds coordinata da Graziano Mazzarello ha potuto analizzare in diretta una serie di esperienze a dir poco farsesche, di quelle che i «forzati del treno» vivono ogni giorno sulla propria pelle. C’è di più: anche ieri mattina, durante la conferenza stampa nella piccola sala d’aspetto dei binari 8-9 di Brignole, gli altoparlanti di stazione hanno offerto un piccolo saggio di ordinario disagio annunciando ritardi di 15, 20, 30 minuti su più treni, un convoglio fermato per problemi tecnici, cambi di binario all’ultimo momento e così via. E, ciliegina sulla torta, un regionale per La Spezia annunciato come in partenza alle 12,20, ha lasciato il binario 9 soltanto alle 12,50 offrendo gustose (si fa per dire) scenette di confusione e irritazione tra i passeggeri. Lo stesso Mazzarello ha chiesto lumi al capotreno, tornando con lo stupefacente verdetto: «stavano aspettando il macchinista che era stato dirottato in un’altra stazione: è riuscito ad arrivare soltanto ora».

LAGUZZI IN REGIONE · Oggi l’assessore ligure ai Trasporti Luigi Merlo incontrerà nel suo ufficio di De Ferrari il nuovo direttore del Trasporto Regionale, Giancarlo Laguzzi. Argomenti principali dell'incontro le modifiche dell'orario e la riorganizzazione del servizio. Ieri, nel corso di una trasmissione di Radiodue a cui hanno partecipato Merlo e il collega della Campani, Cascetta, Laguzzi ha annunciato che l'orario ferroviario sarà modificato prima di Pasqua.

«IL VACMA COSTA MENO» · Ieri il gruppo Fs ha smentito ufficialmente che ogni installazione del pedale Vacma, al centro delle polemiche di metà dicembre, costi 200 mila euro: nella sola Liguria il dispositivo contestato avrebbe assorbito risorse per 20 milioni di euro. In realtà, si legge nella nota del Gruppo Fs, «ogni installazione costa circa 10 mila euro».

ISPEZIONI A SORPRESA · «Stiamo andando verso il collasso, anche durante l’audizione in commissione ci siamo resi conto che i vertici di Trenitalia, nonostante le nostre contestazioni, non abbiamo una percezione chiara di quanto sta accadendo e dei pericoli che si corrono se non si farà fronte all’emergenza». E’ la valutazione di Franco Raffaldini, responsabile nazionale Ds per i trasporti e vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera che - insieme a Mazzarello e al responsabile trasporti dei Ds genovesi, Marcello Danovaro e ad altri parlamentari diessini, ha compiuto i sopralluoghi sui treni liguri.

ROULETTE IN OFFICINA · «Dopo essere stati testimoni degli incresciosi episodi di mercoledì sera a Brignole - ha riferito Mazzarello - con passeggeri trasferiti da un primo treno a un secondo che si è guastato, poi fatti salire su un terzo che non andava oltre una data stazione, ma nel frattempo il primo era ripartito, abbiamo verificato altre linee e altre stazioni, poi abbiamo visitato le officine di riparazione dalle quali sono emersi particolari sconcertanti: oltre alle carenze di organico, spesso mancano anche i pezzi di ricambio e il personale è costretto a smontare parti dei locomotori ‘’ultimi arrivati’’ per rimontarli su quelli che sono da più tempo fermi in officina».

IN VIAGGIO CON LA COPERTA · Dopo aver confermato che negli ultimi tempi sulle ferrovie italiane c’è qualcosa «di più e di peggio» dei normali disservizi, Raffaldini ha sciorinato episodi e cifre del degrado che ha investito il trasporto su rotaia. «Si va dalle mille coperte, sì, proprio coperte, che ogni giorno vengono distribuite sulle carrozze dove il riscaldamento non funziona, al numero delle soppressioni di treni che nel solo mese di dicembre 2005 sono state settemila, contro i 2330 di media mensile del 2004 e i 2940 del 2005. Mille soppressioni nella sola Liguria, motivate nel 75 per cento dei casi da mancanza o guasto dei locomotori, per il restante 25 da carenza di personale, anche dopo l’esaurimento dello straordinario».

TRENO? NO GRAZIE · Ai minimi termini anche i parametri di puntualità e «gradimento» (si fa sempre per dire) del servizio. «A dicembre 2005 puntualità peggiorata di 15 punti rispetto ai mesi precedenti, già in calo nei confronti del 2004. L’indice di soddisfazione dei passeggeri (pulizia, confort, puntualità, informazioni) è peggiorato di 20 punti tra il primo e il secondo semestre 2005, raggiungendo quota 39 per cento» ha spiegato Raffaldini. Le motivazioni più profonde, secondo i parlamentari, vanno ricercate «nei tagli, per certi versi sconcertanti, che il governo ha effettuato sul servizio ferroviario». Secondo i Ds il tracollo è alle porte. Occorre agire subito, Perchè risollevarsi sarebbe molto più difficile.
ORGOGLIO FS · Ma qual è la ricetta per evitare il disastro? Raffaldini e Mazzarello: «Intanto correggere immediatamente gli svarioni compiuti e cambiare il profilo organizzativo gestionale: tornando a decentrare dove serve - oggi la centralizzazione esasperata sta creando problemi a non finire - e valorizzando le molte competenze interne, a tutti i livelli, di cui Fs è ricca. Serve uno scatto di orgoglio aziendale, serve far girare i treni, muovere passeggeri e merci con puntualità, confort e sicurezza. Noi facciamo un appello ai ferrovieri perchè c’è ancora un corpo sano in questa azienda e perchè si riprenda in mano il timone e la prospettiva».

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