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Data di pubblicazione:21/01/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Regione Piemonte: «Sì a nuovi gestori stop al monopolio di Trenitalia»
Testo dell’articolo:Torino - Il monopolio di Trenitalia in Piemonte è agli sgoccioli. A lasciarlo intendere sarebbe la volontà di Daniele Borioli, assessore regionale ai trasporti pubblici, di parcellizzare le tratte ferroviarie piemontesi e di indire gare d’appalto per individuare eventuali nuovi gestori. Gare che, secondo quanto dichiarato dall’assessore stesso, potrebbero essere indette già all’inizio della prossima estate.
«In effetti stiamo lavorando per andare in questa direzione - spiega Borioli - dobbiamo però tenere presente l’attuale mercato e quindi muoverci per gradi assegnando brevi tragitti». Percorsi che possano dimostrarsi appetibili per le società ferroviarie attualmente presenti sul mercato del Nord Italia. Tre o al massimo quattro in tutto, con un potere finanziario e un parco mezzi forse limitato, ma in grado comunque di creare quel minimo di concorrenza buona ai fini della qualità del servizio. Perché questo continua ad essere l’obiettivo della Regione pronta a "mostrare i muscoli" a Trenitalia come da più parti auspicato.
A chiederlo a gran voce sarebbero le miglia di pendolari sparsi per il territorio piemontese ma anche le forze politiche, in primis la Lega Nord che, non più tardi di qualche giorno fa, per bocca del capogruppo in Regione, Oreste Rossi, ha ufficialmente chiesto l’individuazione di nuove vie che possano rompere il monopolio di Trenitalia.
«Stiamo valutando come muoverci - dice l’assessore - non sappiamo ancora dove iniziare a lottizzare. Si tratta di un terreno nuovo, non solo per il Piemonte, anche se con grandi potenzialità». Attualmente infatti in termini pratici, le uniche società in grado di sobbarcarsi l’intera rete ferroviaria piemontese potrebbero essere quelle a carattere nazionale. Che per il Piemonte potrebbe essere la società ferroviaria svizzera oppure quella francese. Anche se però va sottolineata l’esistenza di un vincolo di reciprocità che non permette ad una società ferroviaria a carattere nazionale di concorrere per l’assegnazione di appalti all’estero se non esistono i presupposti per permettere l’esatto contrario.
«Ecco spiegata allora l’intenzione di creare piccoli lotti» magari provincia per provincia «che potrebbero diventare appetibili anche per le grandi società che attualmente gestiscono il trasporto su gomma». Società che però potrebbero investire parte della propria liquidità sul trasporto su rotaia e creare quel mercato attualmente inesistente. Un mercato che potrebbe dettare nuove regole e che, senza alcuna ombra di dubbio, sarebbe di aiuto per innalzare la qualità dei servizi attualmente offerti da Trenitalia.

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