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Data di pubblicazione:24/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Biella, vinta la battaglia del «diretto»
Testo dell’articolo:Missione compiuta: il diretto da Torino delle 18,30, come temevano i pendolari, non sarà anticipato. L’ha detto ieri Trenitalia all’assessore provinciale Marco Abate, che ha fatto il suo solito pellegrinaggio del lunedì: «È una buona notizia - dice Abate -, perché se quel treno fosse stato spostato alle 18,10, come si diceva, nessuno sarebbe riuscito a prenderlo, e penso che sarebbe scattata la rivoluzione. Invece nel mese delle Olimpiadi, dal 7 al 25 febbraio, il diretto sarà posticipato di 5 minuti, e partirà alle 18,35». In compenso, nello stesso periodo il diretto del mattino si fermerà a Porta Susa, invece che a Porta Nuova. Ma secondo l’assessore non è un gran problema: «Ci sarà forse qualche disagio, ma nulla di drammatico. Per noi l’importante era avere garanzie sul diretto serale, e le abbiamo avute». Febbraio, almeno sulla carta, si annuncia come un mese di grandi novità: dovrebbero partire sempre dal 7 i lavori per il nuovo dispositivo d’informazione, che avviserà i pendolari dei ritardi e seguirà passo passo il cammino dei treni. Il progetto è curato da Rfi, sulla quale si sta facendo pressing per ottenere anche gli scambi automatici alla stazione di Biella e due nuove sedi di «incrocio» a Vergnasco e a Carpignano. Per rimediare al guaio dei treni gelidi, invece, Trenitalia ha promesso di accendere in anticipo le motrici che partono di prima mattina, in modo da non ibernare i viaggiatori: «Per fare questo è stato trasferito un ferroviere da Alessandria a Biella - spiega ancora Marco Abate -. Anche questo è un buon segnale. Spero che, a piccoli passi, si vada verso la soluzione di molti problemi». La Provincia, comunque, non si accontenta di stare a guardare, e ha promosso un summit con gli assessori di Verbania, Vercelli e Novara, che si farà il 7 febbraio sul lago Maggiore. Obiettivo: «Creare un gruppo di pressione per contare di più - riassume Abate -. L’idea è stata accolta con favore dalle altre Province, che mi sembrano tutte interessate e contente. Unire le forze servirà ad avere più peso con Trenitalia e con Rfi». A parlarsi, però, non devono essere solo gli amministratori: «È essenziale che anche i Comitati pendolari si confrontino - conclude l’assessore ai Trasporti -, promuovendo incontri per parlare dei loro problemi e per arrivare a proposte comuni».

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