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Data di pubblicazione:28/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:Ultimo treno alle 6,30: tra Liguria e Piemonte soppressi 70 convogli
Testo dell’articolo:SAVONA - Bloccati per quasi sei ore nella stazione Mongrifone, in attesa di un treno per Torino. E’ la disavventura capitata ieri a un gruppo di pendolari che ha avuto la sfortuna di non arrivare in tempo a prendere il convoglio delle 6,30, che è stato anche l’ultimo a partire per il Piemonte, nel corso di tutta la mattinata. Trenitalia, infatti, a causa dell’abbondante nevicata, è stata costretta a sopprimere una sessantina di treni regionali sulle varie direttrici piemontesi (Torino-Novara; Torino-Alessandria; Torino-San Giuseppe; Torino-Pinerolo). E quelli che circolavano hanno accumulato ritardi anche «per le difficoltà - hanno spiegato alle Ferrovie - di effettuare gli scambi». E così uno dopo l’altro sono saltati il 7,27 per Limone, il 7,50 per Fossano, il 9,43 per Torino e sull’unico autobus sostitutivo messo a disposizione dalle Ferrovie, non tutti hanno potuto salire a bordo. «Il risultato? - dice un giovane partito da Alassio alle 6,30 e diretto a Cuneo per motivi di lavoro - Sono arrivato alla stazione di Mongrifone e qui sono rimasto bloccato per quasi cinque ore. Ma c’è chi ha aspettato anche più di me. Viaggiare su questa linea è davvero terribile, c’è sempre un contrattempo, i disagi non mancano mai, soprattutto se si prende da Savona il treno per Torino. Sulla linea Ventimiglia-Torino, invece, i problemi di solito sono minori». E ieri non sono mancate le polemiche. Alcuni viaggiatori inviperiti, che già avevano fatto una levataccia, sfidando gelo e neve, per andare a lavorare, hanno protestato con gli agenti della polizia ferroviaria, anche perchè non erano stati predisposti autobus sostitutivi e hanno dovuto aspettare fino a metà mattinata per trovarne uno, allestito da Trenitalia. Molti sono tornati a casa, anche perchè era impensabile vista la condizione di strade e autostrade mettersi in viaggio con la macchina. Dice un’insegnante: «Io ci ho rinunciato a viaggiare e ho marcato visita. Vorrà dire che a scuola per due ore mi sostituirà un collega...». Altri sono rimasti nella sala d’attesa, a guardare sconsolati il tabellone elettronico che indicava un unico treno per Torino, quello delle 12,43, che in effetti è poi partito in orario. Ma anche la rete ferroviaria ligure ha dovuto fare i conti con la soppressione di treni e i ritardi. Secondo i dati resi noti dalla polizia ferroviaria, alle 9.30 di ieri mattina circolava il 61 per cento dei convogli regionali, mentre quelli a lunga percorrenza viaggiavano in media media di un’ora di ritardo. «L’obiettivo che ci siamo proposti - hanno spiegato a Trenitalia - è stato quello di garantire i collegamenti, di assicurarne la continuità in tutta la regione». «Per questo - proseguono - abbiamo attivato il piano anti-neve, che prevede una riduzione dei treni in circolazione, ma consente di avere la linea libera e l’affidabilità dei servizi».

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