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Data di pubblicazione:29/01/2006
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Per le ferrovie, una disfatta
Testo dell’articolo:Dopo lunghe attese, arriva la neve. E la viabilità delle Olimpiadi invernali sprofonda nel caos. Il calvario del turista partito da Torino alle 11 alla volta delle montagne olimpiche ha inizio allo svincolo Avigliana ovest della Torino-Bardonecchia. In 36 ore sono caduti, sì e no, 15 centimetri di neve e l'A32 è bloccata per un tir di traverso. L'autostrada a cinque cerchi viene chiusa e un fiume di auto e camion travolge le due statali che attraversano i paesi della Val di Susa.
Il turista olimpico passa così in rassegna paesaggi e scorci di cui, altrimenti, non avrebbe nemmeno sospettato l'esistenza. Poi, a Villarfocchiardo, anche la statale 24 cede il passo: mezzi di traverso pure qui. Non resta che tornare indietro e provare con l'unica altra strada rimasta percorribile in direzione della Francia, la statale 25. Dopo quasi due ore di gimcane tra auto e tir fermi a mettere e togliere le catene, si arriva allo svincolo autostradale di Bussoleno. A sbarrare la via non c'è il sindaco Beppe Joannas con un'ordinanza per boicottare i Giochi o la carovana della fiaccola: l'autostrada olimpica è semplicemente ancora chiusa per neve.
Il turista diretto sulle piste a cinque cerchi è costretto a ripiegare sulla statale del Monginevro, dove la coltre bianca è più alta per terra che sui tetti delle case. Degli spartineve nemmeno l'ombra, ma almeno i pannelli informativi sembrano essersi accorti che nevica: «procedere con prudenza» l'invito. Alle 13,15 Susa appare all'orizzonte. La statale 24 è sempre più impraticabile: di qui in su l'A32 torna finalmente percorribile. In meno di 50 minuti si arriva così a toccare il suolo olimpico altovalsusino: tre ore dopo la partenza dalla Città. Stesso copione nel tardo pomeriggio: solito tir di traverso (stavolta sul viadotto A32 di Chiomonte), uscita obbligatoria a Susa e lunghe code. «E' uno scandalo» attacca Roberto Termini, direttore generale della Sestrieres.
Un vero disastro la viabilità olimpica a 15 giorni dalle gare: un tir o due auto di traverso e la valle è spezzata in due. Che guaio, se accadesse durante i Giochi.

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