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Data di pubblicazione:03/02/2006
Fonte:Comunicato del Consigliere regionale Mariano Rabino
Titolo dell’articolo:Incontro Regione/Trenitalia/Pendolari
Testo dell’articolo:1ª parte (01/02/2006)
Cari Amici,

domani, 2 febbraio, a Torino, presso l’assessorato ai Trasporti, si terrà una riunione tra Regione, Trenitalia e i Comitati dei pendolari della provincia di Cuneo. L’argomento sarà la valutazione della proposta di nuovi orari dei treni che i Comitati dei pendolari hanno elaborato per ovviare ai problemi, tanti, riscontati in tutta la provincia ed in particolare dagli utenti di Alba e di Bra.

Già questa è una stranezza: non dovrebbero essere le ferrovie a predisporre degli orari logici e funzionali alle esigenze di chi usa il treno per i suoi spostamenti? Perché devono essere gli utenti a studiare, approfondire e proporre soluzioni quando c’è chi è pagato per questo? Ciò è un chiaro segnale di come stiano andando le cose per le ex Ferrovie dello Stato.

Durante il Consiglio regionale che recentemente è stato dedicato al problema Trenitalia purtroppo molti miei colleghi consiglieri hanno fatto il solito esercizio politico: chi è all’opposizione ha scaricato le colpe della situazione sull’assessore ai Trasporti Borioli, chi è in maggioranza ha approvato e sostenuto l’impegno della Regione che sta cercando con tutti i mezzi di imporre a Trenitalia un maggior rispetto per chi paga il biglietto. Quello del risarcimento dei disagi patiti a dicembre con concessione dell’abbonamento gratuito a febbraio imposta a Trenitalia da Borioli, non è che un piccolo gesto che però non risolve i problemi, tanto è vero che anche nella concessione di questo beneficio parziale non sono mancate le polemiche data l’esclusione dalla misura degli abbonati a Formula che a dicembre hanno fatto ricorso al settimanale anziché al mensile.

Cosa mi aspetto dall’incontro del 2 febbraio? Ve lo dico molto sinceramente: mi aspetto di uscire dalla riunione con proposte concrete e realizzabili e non con le solite promesse e con l’impegno di rivedersi a breve. Da troppo tempo oramai chi parte da Alba e Bra per raggiungere Torino deve sottoporsi ad una odissea quotidiana. Non solo non si è sempre sicuri di partire ma altrettanto incerto è l’orario del rientro a casa. Non basta il problema della galleria Fey a giustificare lo stato di cose. Più in generale è il degrado delle Ferrovie, certamente non aiutate dal governo nazionale che ha fatto mancare loro i fondi, ad essere responsabile delle ricadute negative che si hanno sugli utenti. Proprio per questo, dall’incontro di Torino dobbiamo uscire con risultati concreti e proposte praticabili, che tengano conto delle attuali difficoltà di Trenitalia e delle esigenze di chi usa il treno tutti i santi giorni. A breve, infine, verrà redatto il nuovo contratto di servizio che lega Regione e Trenitalia. Sarà certamente più restrittivo e severo di quello che ci ha lasciato in eredità il centrodestra e speriamo che sia sufficiente per recuperare un rapporto qualitativo del servizio perlomeno rispettoso della clientela. Altrimenti che si aprano veramente le porte ai privati, in cogestione con la Regione. Vi terrò informati su quanto succederà il 2 febbraio.


2ª parte (03/02/2006)
Incontro in Regione con i Pendolari di Alba-Bra
A margine dell’incontro la notizia che i lavori alla galleria Fey sono praticamente terminati ma che sulla tratta Asti-Cavallermaggiore, comprendente Alba e Bra, verrà mantenuto un numero ridotto di corse.

“Le buona notizie sono che i lavori alla galleria Fey sono praticamente terminati e che Trenitalia attende le proposte dei pendolari relativamente agli orari sulla linea Asti – Cavallermaggiore per ripristinare la circolazione ferroviaria sulla tratta. La pessima è che verrà mantenuto il numero di corse attuale.“

Questo quanto dichiarato dal Consigliere regionale Mariano Rabino a margine dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio presso l’assessorato regionale ai Trasporti, durante il quale Trenitalia, Regione, Comitati dei Pendolari, Provincia di Cuneo e le amministrazioni comunali di Alba e Bra hanno discusso degli orari che dovranno entrare in vigore dal prossimo giugno.

“Non è possibile – continua Rabino - ed è scorretto, ragionare nei termini di volumi di flusso attuali per giustificare la riduzione delle corse. Se la linea Alba-Bra è rimasta chiusa a causa dei lavori alla galleria Fey e si sono dovuti utilizzare i pullman del servizio sostitutivo è logico che si sia registrato un calo di utenti. Questo ragionamento non lo accettiamo e pretendiamo che Trenitalia abbia rispetto dei pendolari. In questi anni l’area albese-braidese ha dovuto subire dei disagi assoluti, accettati solamente in previsione di un miglioramento qualitativo del servizio. Ora questa notizia da parte dei funzionari di Trenitalia, avvallata dai funzionari dell’assessorato regionale ai Trasporti, che suscita nuovamente le proteste dei pendolari.”

Nel corso della riunione, promossa dallo stesso Consigliere regionale Rabino, si è ripreso il discorso avviato durante l’incontro tenutosi lo scorso dicembre ad Alba. A Torino Trenitalia ha presentato la sua proposta relativamente agli orari che dovranno entrare in vigore a giugno ed ha preso in esame quella presentata dal Comitato pendolari Alba-Bra, giudicata interessante dal direttore commerciale per il Piemonte Aldo Pavanello. Sostanzialmente si è registrata la disponibilità da parte di Trenitalia di valutare le proposte dei pendolari, considerandone la fattibilità dopo averne vagliato gli aspetti tecnici. Da parte loro i Comitati pendolari presenti alla riunione hanno chiesto di ricevere la documentazione elaborata da Trenitalia per permetterne la consultazione agli utenti. Il prossimo appuntamento è stato fissato per i primi giorni di marzo.

Tornando al problema che riguarda Alba e Bra, i pendolari hanno fatto notare che nel periodo compreso tra il 9 aprile e il 25 luglio del 2005, data dopo la quale la linea è stata nuovamente chiusa per effettuare i lavori alla galleria Fey, il servizio era efficace e il livello adeguato. Il ritorno alla situazione precedente era quanto veniva auspicato ma ora è giunta la doccia fredda che ha scaldato gli animi dei pendolari.

“Le giustificazioni addotte – continua il Consigliere Rabino - e cioè che la riduzione delle corse è dovuta a problemi infrastrutturali ossia che un aumento delle corse rispetto al numero attuale non verrebbe retto dalla struttura sono semplicemente ridicole. A cosa sono serviti i lavori effettuati alla Fey? Perché la Regione, come ha detto il funzionario dell’assessorato ai Trasporti, architetto Lorenzo Marchisio, ha avvallato la decisione di Trenitalia di non aumentare il numero di corse? Credo – conclude Rabino – che l’assessore Borioli dovrà chiarire questi aspetti e non mancherò di farmi portavoce di questa richiesta dei pendolari.”

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