<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:05/02/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:«Erano meglio i vecchi orari»: i pendolari chiedono a Trenitalia di fare un passo indietro
Testo dell’articolo:ALESSANDRIA - «Torniamo ai vecchi orari del dicembre 2004». L’hanno chiesto i pendolari casalesi ieri in un incontro in Provincia ma analoga richiesta arriva anche dal Novese. Con il nuovo orario problemi su diverse linee, ma penalizzato soprattutto il «nodo» di Casale, verso Milano, via Vercelli e verso Torino, via Chivasso o via Asti. «In questo modo Casale viene isolata - ha detto l’assessore casalese ai Trasporti, Riccardo Coppo - perdendo abitanti (300 l'anno) che si trasferiscono in città che hanno collegamenti più efficienti». Sulla linea Mortara-Milano, interessata da lavori, si prevede di adottare due bus (al mattino e alla sera) per facilitare il collegamento con il capoluogo lombardo. Criticato dai pendolari Roberto Rossi e Fabio Petrocchi l'arrivo di un treno a Mortara da Asti alle 7,59, quando un altro per Milano riparte alle 7,58. Non va meglio sulla Casale-Vercelli, dove Rossi chiede di cadenzare gli orari in arrivo a Vercelli ogni 20 minuti e per Milano ogni 30 minuti, per il ritorno, alla sera, ogni 30 minuti. Ancora più complicata la situazione sulla Casale-Chivasso Torino, dove l'introduzione di un treno mattutino (6,13) anticipata, di fatto ritarda poi l'arrivo a Torino. Programmi futuri prevedono un movicentro a Chivasso, per favorire un trasporto rapido e continuativo con Torino. Via Asti i problemi sono soprattutto serali, specie per chi deve raggiungere in bus i paesi collinari: il bus non attende i pendolari che arrivano in ritardo. Da Novi ci si lamenta che il nuovo orario ha cancellato la navetta delle 6,09 con destinazione Tortona ed il treno serale dalle 18,09 che da Voghera arrivava a Novi, costringendo alcuni pendolari novesi che lavorano a Milano a utilizzare l’auto fino a Tortona e prendere qui il treno per il capoluogo lombardo. Inoltre sempre sulla tratta Genova-Novi, tra le 14,25 e 15,08, non ci sono più alternative al 14,25 da Genova Principe. La settimana appena trascorsa, ha visto poi anche per i pendolari novesi una serie di disservizi, tra ritardi, convogli sporchi e mancata integrazione fra treno e bus. Inoltre Cinzia Ferretti, residente a Tortona e pendolare fra Tortona e Genova dovrebbe beneficiare dell’abbonamento gratuito di febbraio: in realtà si è vista costretta dall’attuale struttura dell’orario a stipulare un abbonamento Voghera-Genova e non essendo nè la località di partenza nè quella di arrivo in Piemonte, non ha diritto al bonus. Ha così inviato un reclamo alla biglietteria di Tortona e per conoscenza all’assessorato regionale ai Trasporti. E situazioni analoghe riguardano anche altri pendolari su altre tratte. L’Associazione pendolari dell’Acquese chiede chiarimenti sulle soste prolungate dei treni lungo le principali linee ferroviarie che collegano Acqui Terme alle altre località del Piemonte e della vicina Liguria: «I ritardi sono nuovamente diventati un’abitudine - spiega Massimo Olivieri, consigliere dell’associazione - per i collegamenti “diretti” fra Acqui e Torino». In due casi ritardi non inferiori ai 20 minuti». Intanto, il presidente dell’Associazione Alfio Zorzan, ha scritto ai vertici di Trenitalia per segnalare i disagi dell’altra mattina sulla linea Acqui–Genova dove, a causa della rottura di un convoglio merci, i treni passeggeri hanno avuto notevoli ritardi. Nuova assemblea dell’Associazione pendolari dell’Acquese il 3 marzo, alle 21, all’ex Kaimano.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it