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Data di pubblicazione:08/02/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Liguria, francesi in vista per i treni del Ponente: la Sncf potrebbe garantire i collegamenti rapidi con la Côte d’Azur
Testo dell’articolo:Nizza. La Société Nationale Chemin de Fer, l’ente ferroviario francese, non si pronuncia, per tema di sollevare un incidente diplomatico, ma ha già cominciato a preparare studi sulla riviera di ponente. L’inglese “Angel Train” si è detta disponibile ad affittare locomotori e carrozze alla Regione Liguria. I costruttori della Bombardier, società canadese con stabilimenti a Vado, vorrebbero curare personalmente la manutenzione dei convogli che transitano nella linea compresa fra Sarzana e Ventimiglia.
Per chi viaggia in treno è una notizia che allarga il cuore. Non c’è solo Trenitalia. E dopo il duplice disastro dei nuovi orari e dell’emergenza neve, gli approcci e le proposte, per creare delle alternative che possano migliorare la situazione, si sono intensificati.
Sul versante francese, tutto ruota attorno all’alta velocità. Terrorizzati dall’idea di rimanere fuori dal famoso Corridoio 5, che privilegia l’asse Lione-Torino, i nizzardi hanno dato il via a una gigantesca operazione di lobbying per ottenere l’arrivo del Tgv in Costa Azzurra.
Interventi parlamentari. Studi particolareggiati. E una petizione che ha coinvolto i soggetti più svariati, compresa la Camera di commercio italiana che con i suoi settanta iscritti è assoluta protagonista della vita economica sulla Côte d’Azur.
«L’alta velocità a est di Marsiglia — spiega il suo direttore, Agostino Pesce — ha senso solo se arriva fino a Genova. I francesi lo sanno benissimo. In pratica si tratta del raddoppio della Torino-Lione, con la differenza che qui sono tutti d’accordo».
Obbligata a utilizzare i binari italiani, la Sncf potrebbe fornire, nel breve periodo, il cosiddetto «materiale rotabile» per garantire collegamenti rapidi tra la Côte d’Azur e la Riviera Ligure. E cominciare già dal prossimo anno a offrire servizi di prova, anche se naturalmente i Tgv non potranno mai sfrecciare alla velocità di crociera che tengono abitualmente fra Marsiglia e Lione e terranno — un domani — fra Lione e Torino.
«Una città importante come Nizza, che ha puntato tutto sull’alta tecnologia e sul turismo, ma anche sul trasporto aereo — spiega ancora Pesce — non può assolutamente permettersi di restare fuori dalle grandi vie di comunicazione. Rappresenterebbe infatti l’inizio del declino, e qui non vuole declinare nessuno ».
Aspettando i francesi, sembra più immediata la possibilità che la Regione Liguria, con l’anno prossimo, decida di affittare da una società specializzata un certo numero di treni. Nell’Europa del Nord pratiche del genere funzionano da tempo, ci sono intermediari che acquistano il «materiale rotabile» dai costruttori e lo cedono in leasing a soggetti privati o istituzionali. Già in passato fu contattata la società “Angel Train”, londinese, che vanta nel settore un’ esperienza ultradecennale.
“Angel Train” sarebbe disponibile a gestire una parte del traffico ferroviario ligure (non tutto: vista la richiesta e la situazione delle infrastrutture, si candiderebbe al fallimento).
La società di Londra avrebbe peraltro già preparato un piano che prevede una «società di scopo» assieme alla Regione per procedere a un progressivo, graduale svecchiamento del materiale rotabile in Liguria, da una parte, e all’intensificazione dell’offerta di trasporto ferroviario dall’altra.
L’assessore regionale ai trasporti, Luigi Merlo, sta studiando e valutando ogni dettaglio ed ogni prospettiva del dossier leasing già da parecchie settimane.
«Qualche cosa — dice — bisognerà pur fare. Non possiamo andare avanti così».
L’altro ieri è perciò andato in visita agli stabilimenti di Vado Ligure della Bombardier. Ha visionati a lungo i modelli, ragionato sulle novità tecnologiche con i dirigenti dell’azienda (lo scandalo dei Taf che non tengono la neve è intollerabile). Merlo si è sentito offrire la disponibilità della Bombardier per una manutenzione esterna.
Sarebbe la prima volta che la spa del gruppo Ferrovie dello Stato viene costretta a cedere una parte del suo contratto di servizio. Ma d’altra parte, le ultime performance di Trenitalia, anche in termini di manutenzione (per non parlare della pulizia, che è stata appaltata alle società del gruppo Mazzoni) hanno prodotto risultati oggettivamente sconsolanti.
Controindicazioni: ogni cambiamento comporterebbe, quasi automaticamente, un aumento del prezzo dei biglietti.
Tra Cannes e Nizza i treni viaggiano puntuali e le carrozze all’interno sono pulite, come linde e accoglienti sono le stazioni.
Ma si pagano 11 euro e mezzo. Anche su questo particolare si gioca il futuro dei binari in Liguria.

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