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Data di pubblicazione:08/02/2006
Fonte:La Stampa edizione di Novara
Titolo dell’articolo:Il freddo congela gli scambi, treni in ritardo e proteste
Testo dell’articolo:NOVARA - Scambi ferroviari in tilt per il gelo, e per i pendolari è un’altra giornata di passione. La temperatura sottozero ha «surgelato» anche gli scambi ferroviari della stazione e nel giro di 48 ore sono stati una trentina i convogli in partenza da Novara che hanno subito pesanti ritardi. Basta un esempio: il treno partito da Corbetta alle 8,17, è arrivato a Novara alle 10,10, impiegando 113 minuti per percorrere 23 chilometri, con una media oraria di 4,9 chilometri all’ora. A piedi, i pendolari sarebbero arrivati prima. Ad irritare i pendolari anche questa volta è stata la carenza di informazioni: «Non è possibile - dice Marco Martinoli - che dobbiamo stare in stazione a sentire che prima il ritardo è di cinque minuti, poi di dieci, e così via sino a diventare di trenta o quaranta minuti. E nessuno che dica niente sui motivi». A loro volta i ferrovieri replicano che quando uno scambio si blocca per il freddo intenso, bisogna intervenire manualmente, con una procedura che implica comunque la perdita di almeno 15-20 minuti. Anche tra i ferrovieri sta salendo il malcontento, e da parte sindacale si chiede a Trenitalia di aumentare la manutenzione: «La maggior parte dei problemi che stanno fra l’altro causando un forte danno all’immagine del servizio ferroviario pubblico - dice Maurizio Bergamini, segretario provinciale della Cgil trasporti - verrebbero risolti con un investimento nella manutenzione. I ferrovieri stanno facendo il possibile, ma con i mezzi che stanno subendo una sovrautilizzazione, è logico che anche l’usura aumenta». Se Trenitalia difetta in comunicazione e fa arrabbiare gli utenti perchè non dice nulla sulle cause dei ritardi, sindacato e ferrovieri hanno deciso di dare vita ad un’iniziativa diversa, anche per aprire un dialogo con i pendolari: «È importante che la gente capisca in quali condizioni i ferrovieri lavorano - dice Bergamini - anche per non attribuire loro delle responsabilità che non hanno. Per questo a Novara, nei prossimi giorni, organizzeremo un incontro aperto a tutti i pendolari, perchè possano incontrarsi con gli addetti della rete ferroviaria, e sentano direttamente da loro quali problemi ogni giorno devono risolvere per fare arrivare un treno puntuale».

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