<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>

Data di pubblicazione:08/02/2006
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Nichelino, ferrovia sotterranea: dal sogno al progetto. Destinati 20 mila euro all’analisi di fattibilità
Testo dell’articolo:Il sogno dell’interramento della linea Torino-Pinerolo nel tratto di Nichelino riprende quota. Il Comune ha affidato a una associazione di imprese - capofila studio Picco - l’analisi di fattibilità per la costruzione della più attesa infrastruttura nella città della Palazzina di Caccia. Costo dell’operazione: 20 mila euro. Ben più alti saranno quelli necessari a realizzare l’interramento: sessanta milioni di euro. Questa la cifra che da un prima stima dei professionisti servirebbe per realizzare uno dei sogni rincorsi a Nichelino, da molte giunte comunali negli ultimi trent’anni e mai realizzato. L’obiettivo è chiaramente quello di abolire i due passaggi a livello di via Giusti e via Torino, due autentiche «dighe» che inchiodano in code chilometriche migliaia di automobilisti. Passano trenta treni al giorno da Nichelino, che corrispondono ad altrettante interruzioni del flusso veicolare. Il passaggio a livello rimane abbassato per sette, otto minuti, ai quali si devono aggiungere le attese per i 4 treni merci giornalieri.
Le Ferrovie hanno progettato il raddoppio in superficie della linea. Da Nichelino non ci sono margini di trattativa: «Sarebbe una follia - dice il vicesindaco Franco Fattori - abbiamo già risposto a Trenitalia che non condividiamo per nulla il progetto che ci hanno inviato». E allora si ritorna a parlare di interramento con l’incognita - mastodontica - legata ai costi. La ricetta dal Municipio è quella di finanziare l’opera a costo zero. Idea avveniristica da un lato, ricca di spunti interessanti dall’altro perché - a sentire il sindaco Giuseppe Catizone - sarebbero gli oneri di urbanizzazione in arrivo dalle opere a ridosso dell’infrastruttura e dalla vendita all’asta di diritti edificabili di terreni a scavalco - alcuni dei quali nel parco del Colombetto, in via Giocosa e in via Rimembranza - che si raggiungerebbe la cifra a sua volta integrata dalla partecipazione di Provincia di Torino e Regione. Tante idee e, per ora pochi soldi «ma pazienza - incalza il sindaco - questa è oramai un’opera irrinunciabile per la città». Una sorta di «project financing» dunque, perlomeno nell’idea di base che potrebbe aprire la strada a prospettiva concrete. Tra le ipotesi al vaglio dei professionisti c’è anche lo spostamento della stazione attuale da via Torino in via IV novembre. Il sottopasso partirebbe da strada Mongina al confine con Moncalieri per arrivare fino in via Torino, con l’opzione di un prolungamento fino allo svincolo della tangenziale.
Poco più di 2 chilometri il primo tratto, e 500 metri il secondo «che - spiega Fattori - costerebbe di meno perché correrebbe in aperta campagna con tutte le facilitazioni del caso in assenza di centro abitati». Presto arriveranno le valutazioni finali.

<< Notizia precedente - Clicca qui per chiudere questa finestra - Notizia successiva >>




Per visualizzare una news, è sufficiente selezionarne il titolo nel riquadro qui sotto:

Visualizzatore news sviluppato dal Comitato spontaneo Pendolari Bra ed Alba - www.pendolaribra.it - www.pendolaribra.altervista.org - pendolaribra@tiscali.it