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Data di pubblicazione:09/02/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Linea Acqui-Genova, ancora ritardi; i pendolari ora pensano a un esposto
Testo dell’articolo:Acqui Terme - Non c’è pace per i circa 1500 pendolari che quotidianamente utilizzano la linea Acqui-Genova. Ieri è stata un’altra giornata caratterizzata dall’ennesimo ritardo causato dal blocco di un treno merci a Campoligure. Sono due i treni che a Genova Brignole sono arrivati con ben 50 minuti di ritardo: quello delle 6.13 e quello delle 7.41 entrambi in partenza dalla stazione di Acqui Terme.
«Non ne possiamo più» tuonano i pendolari che proprio ieri, di fronte all’ultimo disagio, hanno minacciato di rivolgersi alla magistratura se la situazione con cambierà in fretta. «Dobbiamo far sapere a chi di dovere che non siamo fessi - dice Manuela Delorenzi - e che se le cose non verranno ripristinate siamo pronti ad inoltrare un esposto alla procura della Repubblica». Ad essere modificati, spiega Delorenzi, dovrà essere il passaggio di treni merci in orari che non possano interferire con quelli dei pendolari. «Non è possibile pensare che Trenitalia non sia consapevole del fatto che questi treni merci si fermano una volta su due. Sembrerebbe chiara l’intenzione di farli viaggiare lo stesso e questo potrebbe costituire un valido motivo per denunciarli con l’accusa di interruzione volontaria di pubblico servizio».
I ritardi di ieri sono solo gli ultimi in ordine di tempo in un periodo di estrema confusione sulla regolarità del trasporto ferroviario acquese. Venerdì 3 febbraio, dopo un blocco avvenuto al mattino a Mele, il treno 6179 delle 19,11 si è guastato a Campoligure ed i viaggiatori sono arrivati ad Acqui alle 22 anziché alle 20.40. Lunedì 6 febbraio i treni 6155 e 6157 delle 7.03 e delle 7.41 in partenza da Acqui per Genova sono arrivati a destinazione con 35 minuti di ritardo a causa di un intasamento nella stazione di Brignole. Martedì mattina invece, il treno 10440 delle 6.53 da Acqui per Torino è arrivato a destinazione con 42 minuti di ritardo a causa di un guasto in partenza da Acqui. Ieri, lo stesso treno è arrivato a Porta Nuova con 12 minuti di ritardo.
«Ancora una volta - dice Alfio Zorzan presidente dall’Associazione pendolari - chiediamo alle istituzioni di intervenire. La situazione, oltre che insostenibile, sta diventando onerosa».

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