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Data di pubblicazione:12/02/2006
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Pendolari, «Sos» al difensore civico
Testo dell’articolo:BIELLA - Fare pressing sulla Regione, attraverso il difensore civico. E poi trovarsi almeno una volta al mese, per parlare dei problemi e di come risolverli. I pendolari, ieri mattina, si sono incontrati in Provincia, invitati dall’assessore ai Trasporti Marco Abate dopo giorni di guai a catena sui binari. Sui pasticci ferroviari le idee sono chiare: su come affrontarli un po’ meno. Un’ipotesi, suggerita dal difensore civico Sandro Crema, è quella di presentare un dossier dei disastri al difensore civico regionale: «Ho già preso contatti, e potrebbe essere una strada alternativa». Abate s’è già rivolto a un avvocato, ma anche qui l’esito della battaglia è incerto. Oltre ai pendolari più agguerriti, come Alessandra Morino, Cristiana Caucino e Massimo Argentero, all’incontro c’erano viaggiatori meno in contatto col Comitato. Abate ha proposto di eleggere alcuni rappresentanti, che parlino a nome di tutti: ma è un’idea ancora da valutare. «È meglio sfruttare il poco tempo che abbiamo per organizzare una protesta», suggerisce uno. «Sì, ma come possiamo comunicare, visto che in stazione non ci lasciano mettere una bacheca?», ribatte una pendolare. Per la bacheca, che sembra una piccolezza ma potrebbe essere molto utile, s’è impegnato personalmente Abate: «In un modo o nell’altro, vi assicuro che la farò installare». Se il nemico storico dei pendolari è Trenitalia, che spesso promette e non mantiene, ultimamente anche la Regione è finita nel mirino. Massimo Argentero, ad esempio, la accusa insieme alle Fs di «continuare a far niente». Ieri Trenitalia, Rfi e Regione erano state invitate al summit: ma mentre le prime due hanno giustificato l’assenza, la terza non s’è presentata e non ha detto niente a nessuno. Roberto Vanzi, anima storica del Wwf biellese, ha chiesto lumi sui contatti con Ferrovie Nord Milano, possibile gestore alternativo a Trenitalia. Abate e il presidente Scaramal avevano incontrato i dirigenti, che sembravano interessati alla Biella-Novara: ma gli stessi pendolari non hanno grande stima di Ferrovie Nord, e Abate ha spiegato chiaramente che si rischia di cadere dalla padella nella brace. Che fare, allora? Ci si incontrerà regolarmente, questo sì. Ma su come denunciare il caso-Biella le idee sono ancora nebulose: Abate parla genericamente di proteste (magari sit-in) dalle Fs e in Regione. Cristiana Caucino vuole invece «impegni precisi e scritti» da Trenitalia, i cui dirigenti non possono fare promesse, non mantenerle e rimanere beatamente al loro posto. Maria Grazia Panella, un’altra pendolare, ha infine proposto azioni più creative, per «colpire l’immagine di Trenitalia». Ma l’«immagine» è già così miserevole che sembra ci sia ormai poco da scalfire. Di più si può sperare dalla Regione: «A Torino abbiamo il vicepresidente Susta, i consiglieri Ronzani e Pichetto - diceva ieri Abate -: io sono certo che faranno valere le nostre ragioni». Ma più che un elogio, sembrava un invito a darsi una mossa.

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