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Data di pubblicazione:14/02/2006
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Treni: nuovi blitz, guai vecchi
Testo dell’articolo:Asti - Ancora un blitz sui treni locali - già due i sopralluoghi effettuati - dei consiglieri provinciali della commissione Trasporti, a caccia di disservizi e carenze. Qualche giorno fa, ma la notizia è stata diffusa solo ieri, Celeste Malerba (Ds), Giovanni Boccia e Maurizio Meda (Fi) hanno tentato di prendere il treno Asti-Chivasso utilizzando i mezzi in partenza alle 13,48 dalla stazione del capoluogo. Alla biglietteria, però, non c’era traccia del fatto che il treno fosse sostituito, dal 6 al 25 febbraio, dal servizio di pullman. L’operatore allo sportello ha riferito che la comunicazione della soppressione è arrivata solo il 31 gennaio scorso. «La mancanza di una comunicazione tempestiva e continua ha creato e crea disagi» hanno dichiarato i consiglieri che, come altri pendolari in attesa del treno, hanno dovuto rinunciare al viaggio. Malerba, Boccia e Meda ne hanno chiesto conto ad Aldo Pavanello della Direzione regionale passeggeri di Trenitalia. «Il dirigente - hanno riferito i consiglieri - ha spiegato che il treno per Chivasso è stato soppresso a causa del potenziamento ferroviario per le Olimpiadi invernali di Torino». In questo senso disguidi e i disagi sono stati segnalati anche dai Comuni che non hanno ricevuto comunicazioni, così come non è stato informato il Servizio Trasporti della Provincia. «È pur vero che si tratta di disagi momentanei, ma che sommati a numerosi altri problemi, come carenze igieniche e di servizi a bordo dei treni rilevati nei precedenti sopralluoghi, costituiscono una pletora di intoppi che rende sempre più difficile la situazione di chi utilizza giornalmente i treni per lavoro e studio» hanno commentato i membri della commissione Trasporti della Provincia. Anche la giunta comunale ha incontrato una delegazione di pendolari, riconoscendo il loro comitato e confermando solidarietà alle proteste verso i disservizi di Trenitalia. Ma non sono solo i trasporti ferroviari a essere sotto la lente degli enti locali astigiani. Anche Poste Italiane è al centro di lamentele e proteste. Una querelle che si trascina da anni con da una parte i Comuni che chiedono più attenzione, e dall’altra l’azienda che «razionalizza» servizi e risorse. Se ne è parlato al tavolo di concertazione convocato dalla presidenza della Provincia. Secondo quanto riferito dal presidente Roberto Marmo, le Poste non hanno accolto le proposte astigiane di potenziamento delle strutture. D’intesa con Comuni, unioni collinari e Comunità montana, la Provincia chiederà entro marzo un incontro a Roma con il ministro.

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