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Data di pubblicazione:19/02/2006
Fonte:Forum Ferrovie.it
Titolo dell’articolo:Alcune riflessioni sulla rete di treni notturni
Testo dell’articolo:Pubblichiamo un interessante intervento di un utente del forum del sito Ferrovie.it

Il servizio notturno attraversa un momento di incertezza, diversi segnali lasciano prevedere un ridimensionamento a causa di difficoltà che tuttavia, a ben vedere, riguardano probabilmente non tanto la domanda quanto semmai l’offerta.
Che quest’ultima sia carente nessun dubbio, ma a mio avviso non è solo una questione di scarsa qualità del materiale e cattive prestazioni in genere (tempi di percorrenza elevati, cattiva puntualità ecc.) ma anche di impostazione errata dei collegamenti.
Mi spiego subito con un esempio, tra i molti possibili: l’intera Liguria è priva di qualsiasi servizio notturno diretto con la Puglia, la Toscana idem!
Immagino l’obiezione: il prevedibile traffico non giustifica l’effettuazione di treni appositi.
Giusto, ma allora perché non utilizzare quelli che ci sono già impostandoli in modo da servire più correnti di traffico, con evidenti vantaggi in termini di migliore e più costante affluenza tutto l’anno (e non solo Pasqua, agosto e Natale come attualmente) e quindi maggiore redditività per Trenitalia?
Così, per tornare al mio esempio, si potrebbe sfruttare il Torino-Lecce (901) istradandolo via Genova-Livorno-Roma-Caserta-Foggia anziché via Bologna-Ancona, itinerario quest’ultimo del tutto assurdo per quel treno tenuto conto che:
  • le fermate successive ad Alessandria e fino a Bologna compresa sono già servite da altri treni, alcune addirittura ingiustificatamente (possibile che con i suoi 102.000 abitanti Piacenza, oltre ad ES e IC, debba avere ben tre notturni per Bari - 781, 901 e 785 - mentre Genova, La Spezia, Pisa e Livorno, in tutto più di un milione di persone, neppure uno?);
  • le fermate da Bologna a Foggia esclusa, ossia Rimini, Ancona, Pescara e Termoli non hanno alcun senso per un notturno (chi parte da Asti in WL o cuccetta alle 21.39 per arrivare ad Ancona alle 2.55?) ed anzi sono dannose perché le fermate ripetute e ravvicinate nel cuore della notte disturbano il riposo dei viaggiatori;
  • solo da Foggia (arrivo alle 6.30) in poi il 901 ha senso come notturno, quindi l’istradamento via Roma-Caserta-Benevento (ovviamente qui nessuna sosta del treno) sarebbe ideale.

Con fermate ad Asti, Alessandria, Genova P.P., Genova Brignole, La Spezia, Pisa, Livorno, Foggia ecc. l’orario del 901 andrebbe impostato in modo da consentire entro le 24.00 di far salire gli ultimi viaggiatori, ossia quelli di Livorno, mantenendo l’arrivo del treno entro le 8 a Bari e le 10 a Lecce senza fermate per servizio viaggiatori tra la mezzanotte e le 5.00-6.00 del mattino.

In questo modo, con lo stesso treno già esistente e quindi senza nessun aggravio di costi:
  • si riesce a servire città di grande importanza come Genova, Pisa, Bari e Lecce oggi completamente prive di collegamenti diretti tra loro (anche diurni!), senza togliere nulla all’attuale servizio da Torino per la Puglia;
  • si migliora il comfort e la sicurezza dei passeggeri (il treno non fa fermate e quindi non può scendere o salire nessuno nelle ore del sonno più pesante);
  • si sgrava la Piacenza-Bologna a beneficio della Caserta-Foggia oggi sottoutilizzata.

Nessun svantaggio subirebbero i collegamenti tra Torino, le Marche e l’Abruzzo, tenuto conto dell’esistenza del 907 che, arrivando ad Ancona intorno alle 5.00, giustifica il viaggio notturno offrendo un comodo servizio, soprattutto d’estate, con le varie località balneari dell’Adriatico (S. Benedetto, Vasto, S. Severo ecc.).
E poi, volendo proprio fare il massimo, si potrebbe rendere originaria da Torino la Freccia del Levante per Taranto (oggi nessun collegamento diretto tra le due città) assegnandole fermate a Vercelli e Novara, due importanti capoluoghi di provincia che riceverebbero così per la prima volta un bel servizio notturno con la Puglia; con una fermata anche a Chivasso, quel treno consentirebbe di creare ex-novo un collegamento finalmente non impossibile tra Puglia e Val D’Aosta, ad esempio in questi mesi invernali mettendogli in coincidenza un ES-Link Chivasso-Courmayeur.

P.S.: Gli esempi potrebbero essere molti altri, sempre con i treni attuali!

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