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Data di pubblicazione:21/02/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Quel treno partito da Acqui non è mai arrivato a Genova
Testo dell’articolo:Acqui Terme - «È stata una vera Odissea. Degna di Ulisse, anche se non passerà alla storia come capolavoro della letteratura». È questo il commento che i circa sessanta passeggeri in partenza per Genova Brignole domenica sera, hanno rilasciato per riassumere i disagi subiti a causa di un locomotore rotto.
Il loro treno sarebbe dovuto partire alle 20.45 dalla stazione di Acqui Terme. Sarebbe dovuto arrivare a Brignole circa un’ora più tardi: ma a destinazione non c’è mai arrivato.
«Prima ci siamo fermati a Visone oltre un’ora. Poi a Prasco. Dopo quasi tre ore di attesa ci siamo finalmente mossi: ma non, come speravamo, per arrivare a destinazione ma...per tornare indietro».
Ancora una volta, come spesso denunciato dall’Associazione pendolari dell’acquese, a creare disagi è stato un locomotore in panne. E come se non bastasse, a complicare la situazione ci si è messa la bufera di neve e grandine che domenica ha investito tutta la provincia di Alessandria, con gravi disagi per la viabilità.
«Non ci hanno fornito nessun tipo di mezzo alternativo - spiegano i protagonisti dell’avventura - il capotreno è stato gentilissimo ma se si esclude questo tipo di comportamento nessuno ci ha fornito aiuto».
Infatti c’è chi, utilizzando un provvidenziale cellulare ha chiamato il papà, il marito o l’amico. «Tanti si sono fatti venire a prendere alla stazione di Prasco e chi, come me, ha dovuto chiamare un taxi o addirittura affittare una stanza d’albergo ad Ovada». A parlare è il signor Mario che accompagnato dalla figlia, domenica sera a Brignole avrebbe dovuto prendere la coincidenza per Salerno delle 22.10. «Ovviamente ho dovuto cambiare i miei piani di viaggio ma mi auguro che qualcuno adesso mi risarcisca e non solo del biglietto».
Già perché i disagi subiti ieri, per Trenitalia, varrebbero il risarcimento del biglietto (circa 50 euro a persona). «In stazione a Brignole, ieri mattina mi hanno spiegato che una volta arrivato a Salerno potrò richiedere il rimborso del biglietto ma sui costi sostenuti per la camera in albergo nessuno si è espresso». E aggiunge: «Una volta a casa vedrò come comportarmi. Una cosa peròè certa, non ho intenzione di subire in silenzio quello che purtroppo sta diventando un’abitudine».

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