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Data di pubblicazione:23/02/2006
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Porta Nuova vince la sfida della sicurezza
Testo dell’articolo:La trasformazione della Torino olimpica passa anche dalla stazione di Porta Nuova. Totem informatizzati con arrivi e partenze nelle navate che portano ai binari dove è apparsa una nuova e più chiara segnaletica, annunci audio «intelligenti» che alzano o abbassano il tone della voce dello speaker a seconda del livello di rumore presente in stazione. E, novità non ancora operativa (bisognerà attendere la fine dei lavori prevista per il dicembre 2007), la presenza di 136 telecamere di cui 90 statiche e 46 dinamiche pronte ad orientarsi a seconda dei flussi dei rumori. Insomma, Porta Nuova diventerà a tutti gli effetti un fortino super controllato attraverso una control room direttamente collegata con le forze dell’ordine e con la stanza gemella di Roma. Ma a vegliare sulla sicurezza dei viaggiatori, non solo in stazione, ma soprattutto sulle diverse tratte ci pensano già una trentina di esperti che lavorano nella sala operativa di Trenitalia e in quella di Rfi funzionanti ventiquattro ore su ventiquattro. È stato proprio in occasione dei Giochi che le due centrali si sono trovate fianco a fianco e, visto che l’esperimento sta dando buoni frutti, è prevedibile che le due centrali non saranno più divise. Nella sala di Rfi, suddivisa in tre diversi ambiti «si visiona la circolazione del Piemonte» spiega Luciano Giraudo, dirigente direzione compartimentale movimento Rfi. Monitor con tracciati colorati che seguono i treni chilometro dopo chilometro, previsione di arrivo, intersezioni di linee. Così si presenta la stanza in cui ci sono i quattro operatori deputati a seguire le linee fondamentali, la Torino-Alessandria, Torino-Novara (qui ai monitor tradizionali si aggiungono anche i due che seguono i convogli sulla tratta ad Alta Velocità), Torino-Savona e Torino-Modane. «Ogni operatore agisce su una sola linea - sottolinea Giraudo - e in caso di problemi chiama in causa i due coordinatori movimento che hanno il compito di intervenire per far sì che la circolazione si svolga al meglio, si preoccupano della parte informativa. In soli 5 minuti sono in grado di raggiungere settanta stazioni. Inoltre si interfacciano con Trenitalia e con Gtt per l’assegnazione dei treni». In caso di eventi eccezionali, invece, entrano in scena gli operatori della emergency room, la stanza presidiata dal direttore compartimentale movimento. Da qui, in videoconferenza, è possibile il collegamento con Roma con la quale si coordinano le decisioni sulle infrastrutture, come ad esempio la deviazione del traffico. Nella sala operativa di Trenitalia, invece, lavorano i cosiddetti «avvistatori di problemi». Dalla loro postazione di «controllo di circolazione», grazie al sistema Mose, sono in grado di visualizzare i ritardi dei convogli che circolano contemporaneamente sulle diverse tratte. Il sistema è simile a quello adottato nei pronto soccorso: segnale verde, per i ritardi contenuti entro i 5 minuti, giallo per quelli fino a 15 minuti e rosso per i casi più gravi. Nella stessa sale operano i gestori del materiale rotabile, da quello diesel a quello olimpico oltre ai due tecnici preposti ai contatti con capotreni e macchinisti dei diversi convogli. Per l’informazione a bordo, invece, due operatori sono in grado di formare messaggi in mp3 da inviare a bordo dei treni per rendere edotti i passeggeri dei disagi presenti sulla linea. Il capoturno è il collante tra i diversi tecnici e, in occasione delle Olimpiadi, ne è stato istituito un altro che si occupa solo delle linee olimpiche. In questi giorni, gli operatori stanno lavorando per la seconda notte bianca. Lo scorso weekend furono ventisei i convogli supplementari messi a disposizione dal Gruppo Ferrovie dello Stato, ma per la prossima notte olimpica saranno molti di più.


Nel corso dei Giochi olimpici, i treni che hanno trasportato i turisti, essendo però utilizzati anche dai pendolari che tutti i giorni si servono del mezzo ferroviario, hanno fatto registrare molti disservizi. Sull’argomento interviene la consigliera Mariangela Cotto (Fi), con una interrogazione urgente alla Giunta regionale. «In queste settimane - dice Cotto - era stato promesso un miglioramento del servizio che di fatto non c’è stato, come confermano le numerose segnalazioni che arrivano ogni giorno dai pendolari. Ad esempio, sulla tratta Torino-Pinerolo è stato istituito un treno ogni mezz’ora, per gli spostamenti dei turisti, con la contemporanea soppressione dei viaggi ordinari. Una cadenza del tutto teorica, però, che non è stata rispettata visti i cronici ritardi fatti registrare. Inoltre, come lamenta il sindaco di Pinerolo in una richiesta ufficiale avanzata alla Regione, sembra che finite le Olimpiadi si voglia sopprimere la nuovissima fermata ferroviaria in zona olimpica, rendendo del tutto inutile quest’opera che deve essere costata non poco».

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