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Data di pubblicazione:15/03/2006
Fonte:La Stampa edizione di Torino
Titolo dell’articolo:Binari morti dopo i Giochi. La rabbia dei pendolari: finita l’Olimpiade sono tornati i disagi
Testo dell’articolo:I pendolari dell’Alta Val di Susa si erano ormai abituati ad un servizio ferroviario d’eccellenza: treni diretti per Torino ogni mezz’ora e orari rispettati al minuto. Una bella novità per i passeggeri di Trenitalia, che hanno così subito un vero e proprio shock, nei giorni scorsi, quando tutto è tornato alla triste realtà di sempre. L’atrio della stazione di Oulx, che durante i Giochi brulicava di vita, era sempre lindo e pulito, è di nuovo quello di prima: sporco e abbandonato a se stesso. Soltanto i fiori piantati alla vigilia delle Olimpiadi stanno a testimoniare che in vista del grande evento qualcosa è stato fatto, ma iniziano già ad ingiallire. «È uno scandalo - lamenta il sindaco di Oulx, Mauro Cassi -. Non hanno nemmeno atteso che finissero le Paralimpiadi. Dal 27 febbraio il servizio ferroviario è semplicemente tornato nelle stesse drammatiche condizioni di prima: treni sempre in ritardo, disagi per i passeggeri e orari impossibili». Ora che le migliaia di spettatori a cinque cerchi hanno lasciato le montagne olimpiche, evidentemente, a nessuno importa più molto di chi prende il treno diretto da Torino all’Alta Valle e viceversa: «I bagni e le sale d’attesa sono più sporche di prima - sottolineano i pendolari -. Per forza, hanno perfino tagliato sugli appalti delle imprese di pulizia». Pure i disagi sono tornati alla normalità, puntuali come non mai. «Immagino cosa potranno pensare gli spettatori disabili che in questi giorni utilizzano le ferrovie per raggiungere Sestriere ed assistere alle gare paralimpiche - sottolinea Cassi -: partiti da Torino, sono costretti a far scalo a Bussoleno, ad imboccare il sottopasso per salire su un altro treno e, arrivati a Oulx, a cercare di prendere un pullman senza nemmeno poter usare gli ascensori per handicappati». Già, perché finite le Olimpiadi anche i nuovissimi montacarichi per disabili, motivo d’orgoglio dello scalo ferroviario a cinque cerchi, appaiono ora inutilizzabili: «Sono chiusi da giorni - raccontano alcuni utenti della stazione -. Nessuno è in grado di farli funzionare». Così come i carrelli elevatori per caricare e scaricare le carrozzine dai treni: «Manca il personale, e li hanno abbandonati in un angolo».
Ma ciò che più fa arrabbiare i pendolari e i sindaci dell’Alta Valsusa è senza dubbio il ripristino dello scalo forzato a Bussoleno: «Il cambio treno per chi da Torino è diretto a Oulx, o Bardonecchia, rimane il problema più serio - lamenta Francesco Avato, primo cittadino di Bardonecchia -. Perfino durante le Paralimpiadi si costringono gli utenti a cambiare treno e ad usare il sottopasso». «È semplicemente assurdo - taglia corto il sindaco Cassi -. Così come è inconcepibile che in occasione della Notte Bianca di sabato non siano stati previsti treni speciali tra l’Alta Valle (area olimpica e paralimpica) e Torino». A fronte dei 14 treni speciali in servizio per tutta la nottata tra Torino e Pinerolo, o dei tanti attivati sulla Torino-Cuneo, verso l’Alta Val di Susa sono stati aggiunti solo due regionali Susa-Torino (alle 2,45 e alle 5,25) e due treni Torino-Susa (all’1,15 e alle 4,15). «Abbiamo fatto tutto il possibile» si difende Trenitalia. Sarà, ma i potenziali clienti che nelle giornate di venerdì e sabato hanno bussato alle biglietterie delle stazioni dell’Alta Valle per avere notizie sui treni della Notte Bianca non ne sono affatto convinti: «Il servizio è, come sempre, del tutto inadeguato - lamentano -. Per raggiungere Torino, l’unica soluzione è utilizzare l’auto».

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