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Data di pubblicazione:15/03/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treni: oltre ai ritardi anche microcriminalità. Furti, liti e borseggi Paura dei pendolari
Testo dell’articolo:SALUZZO - Alla coincidenza con il treno per Torino, sono arrivati già con il fiatone. La navetta da Saluzzo, come ogni mattina era affollata, e all’alba (come spesso accade) ha accumulato alcuni minuti di ritardo nei 15 chilometri di strada ferrata fino a Savigliano. Minuti «preziosi» per alcune decine di pendolari saluzzesi, studenti e lavoratori, che, al capolinea, si sono precipitati fuori dalle carrozze. Chi poteva ha imboccato di corsa il sottopassaggio ed è giunto in prossimità dei vagoni con il treno ancora fermo, a un passo. Ormai sembrava fatta. Invece, all’improvviso un sibilo: le porte si sono chiuse di scatto, sbarrando l’entrata, il locomotore ha cominciato a muoversi e si è allontanato. A nulla sono valse le proteste, gli improperi, il tentativo di rincorrere il convoglio di chi, amareggiato, non si voleva rassegnare. L’ennesima beffa sui binari si è consumata ieri mattina. A farne le spese i viaggiatori della Saluzzo-Savigliano diretti a Porta Nuova. Dovevano prendere la corsa delle 8,37 (a Torino alle 9,25), ma hanno dovuto ripiegare sulla partenza successiva, delle 9,07, che arriva alle 10. Ritardi e disservizi sono i guai più «in vista», ma a preoccupare chi viaggia è anche la sicurezza negli scompartimenti. L’ultimo episodio risale a sabato scorso, sul treno delle 19,35 da Torino diretto a Cuneo. «Si è fermato a Cavallermaggiore – racconta un pendolare - . Abbiamo visto passare nel corridoio una donna insieme al capotreno: era sconvolta, diceva “Temevo che si ammazzassero”. La maggior parte di noi ha pensato alle solite liti fra prostitute (sono circa una quindicina al sabato sera, una parte scende a Fossano, l’altra prosegue per Cuneo). Dopo dieci minuti il convoglio è ripartito e abbiamo scoperto che a darsele di santa ragione erano stati marito e moglie, che viagggiavano sul treno». «Meno male - commenta un altro utente Fs -, la scorsa settimana due ragazzini seduti accanto, mi hanno scippato. Nel portafoglio avevo una decina di euro. Non li ho denunciati perché temo ritorsioni». Si lamentano i viaggiatori. «Com’è possibile – dice Elisa, 40 anni di Cuneo - che un treno che parte alle 19,35 da Torino, non a mezzanotte o alle due di notte, metta paura? Gli scompartimenti sono diventati “terra di nessuno”, basta vedere i graffiti ovunque, i sedili sventrati, la sporcizia nelle toilette, le porte incastrate. Si vedono prostitute che bisticciano, spesso avvengono borseggi. Perché non si controllano i convogli prima che partano? Come mai non c’è la polizia ferroviaria?».

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