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Data di pubblicazione:25/03/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Treni scippati a Acqui e Novi
Testo dell’articolo:«Le revisioni dell’orario Fs per il Piemonte ci penalizzano». Pendolari novesi ed acquesi non risparmiano critiche alle modifiche introdotte da Trenitalia che entreranno in vigore domani. In previsione ci sono poi altre variazioni per il 18 giugno e un nuovo orario attivo dal 17 settembre. In un comunicato Trenitalia riferisce che il confronto sull’orario e sul servizio ferroviario regionale, condotto nei mesi scorsi attraverso una serie di incontri e riunioni congiunte fra Trenitalia, la società di trasporto del Gruppo Ferrovie dello Stato, gli assessorati regionali ai Trasporti e le associazioni dei consumatori, sta per produrre i primi concreti risultati. Anche sul metodo condotto, però, il presidente dell’Associazione pendolari novesi, Riccardo Leardi, ha da ridire: «So che la Regione Piemonte aveva inviato una diffida a Trenitalia sulle modifiche dell’orario e né l’Apn e né il Comune di Novi, sono stati invitati a discuterne nonostante il fatto che Novi sia stato l’unico Comune danneggiato dalle variazioni d’orario. Anche la Provincia è stata tenuta ai margini della discussione». Secondo i pendolari novesi, le variazioni sulla Genova-Milano, penalizzano il Novese ed i bus introdotti tra Novi e Tortona significheranno comunque un aumento dei tempi di percorrenza rispetto all’utilizzo del treno. «Quasi dobbiamo “ringraziare” - dice Leardi - per il mantenimento via Novi, sulla Milano–Genova, degli interregionali 2179 in partenza da Novi, alle 7,49 e 2196 in arrivo a Novi, da Genova, alle 20,08, ottenuto dopo aver minacciato di compiere forti azioni di protesta». La novità per l’Acquese è che quattro convogli regionali termineranno la corsa a Genova Principe anziché a Genova Brignole: «per migliorare - dice Trenitalia - la puntualità dei treni della linea Acqui Terme - Genova». «È il solito ‘’giochino” inaccettabile - commenta Leardi -: si cancella un tratto di percorrenza che provoca i ritardi per poter sbandierare la successiva puntualità del treno». «Questa decisione è preoccupante - spiega il presidente dell’Associazione Pendolari dell’Acquese, Alfio Zorzan -. Da una pubblicazione di Rfi in nostro possesso viene ipotizzata una ristrutturazione dell’interno nodo ferroviario di Genova con uno scenario futuro che prevede gli arrivi e le partenze da e per Acqui dalla stazione di Genova Sampierdarena e non più da Genova Brignole e Genova Principe. Da un sondaggio fatto tra i pendolari che utilizzano la linea ferroviaria Acqui– Ovada– Genova, è emerso che il 90% di loro è contro tale ipotesi. Inoltre i treni su Genova Voltri, in certe ore del giorno, viaggiano sovraffollati».

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