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Data di pubblicazione:24/05/2006
Fonte:TargatoCN.it
Titolo dell’articolo:Questione treni in Regione: Rabino “Alba e Bra di serie B?”
Testo dell’articolo:“Dopo l’incontro odierno non posso che pensare che la provincia di Cuneo è fatta di figli e figliastri. Chi amministra politicamente questa provincia ritiene Alba e Bra aree di serie B”. Questo, in sintesi, il commento del Consigliere regionale albese Mariano Rabino al termine dell’incontro tenutosi questa mattina presso l’assessorato regionale ai Trasporti alla presenza dei comitati pendolari del cuneese, dei funzionari di Trenitalia, della Provincia di Cuneo e di rappresentanti dell’assessore Borioli, per discutere delle possibili modifiche all’orario ferroviario in vigore dal 17 settembre prossimo proposte da Trenitalia dopo il confronto con i rappresentanti degli utenti.

L’incontro si è arenato di fronte all’opposizione manifestata dalla Provincia di Cuneo che, in una comunicazione inviata sia a Trenitalia che all’assessorato regionale ai Trasporti, preso atto delle variazioni proposte, chiede che tali modifiche non entrino in vigore. Tra le motivazioni addotte dal presidente Costa la soppressione della fermata di Savigliano del treno diretto a Torino delle 7.20 che costringerebbe gli utenti ad anticipare la partenza di 20 minuti; la non compatibilità dell’anticipo del treno da Cuneo per Fossano dalle 13.31 alle 13.22 con l’orario d’uscita dalle scuole di Cuneo; la necessità di adeguare la capienza del treno delle 17.57 a causa della soppressione dei treni da Cuneo delle 17.31 e 18.09; la necessità delle maestranze dello stabilimento «Riva Acciaio» di una fermata a Lesegno per il treno in partenza alle 17.17 da Fossano.

“Mi domando dov’era la Provincia di Cuneo quando gli utenti di Alba per ben 22 mesi in quattro anni sono rimasti senza la possibilità di utilizzare il treno per Torino a causa dei lavori alla galleria Fey - si oppone però il consigliere regionale Rabino -. Oppure quando gli stessi dovevano alzarsi all’alba per poter raggiungere a Torino la sede di lavoro o di studio in tempo. Altro che venti minuti di disagio. E per quanto riguarda la capienza credo che non solo il treno delle 17,57 necessiti di adeguamenti ma tutti quelli che vengono utilizzati dai pendolari, spesso costretti a viaggiare in piedi, in treni con aria condizionata a palla in estate, con il riscaldamento acceso a giugno, con i bagni in condizioni igieniche assurde. Io credo – continua il Consigliere Rabino – che il dovere della Provincia sia quello di farsi carico degli interessi di tutti gli utenti e non solo di alcuni. Alba e Bra chiedono la stessa attenzione dimostrata per gli altri centri della Granda”.

Per il Consigliere Rabino anche la Regione ha le sue colpe: “La Regione si limita a registrare, oserei dire notarilmente, le segnalazioni che pervengono dalla Provincia di Cuneo e l’assessore Borioli non doveva trincerarsi dietro l’opposizione della Provincia per dire che se Cuneo vuole così, così sia. Suo dovere è quello di tener conto di un progetto globale, mediando tra le necessità di tutti. Alba e Bra e Borioli lo sa, da tempo subiscono disagi enormi, distribuiti equamente tra chi viaggia in treno e chi usa il bus. Certo è che non siamo di fronte ad un caso di torinocentrismo dal momento che è la Provincia di Cuneo a non tenere in debito conto le ragioni di Alba e Bra. Ora – conclude Mariano Rabino – non mi resta che tornare alla carica con l’assessore Borioli nella speranza di dare soddisfazione alle Langhe e al Roero se non sul fronte del trasporto su rotaia almeno in quello del trasporto su gomma”. Su quest’ultimo argomento il Consigliere Rabino si è già attivato presso la GTT, società che gestisce il servizio di pullman da Alba a Torino, la quale ha presentato alle Province di Cuneo e Torino un progetto volto a migliorare il servizio.

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