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Data di pubblicazione:25/05/2006
Fonte:GrandaIn.com
Titolo dell’articolo:Treni: ancora polemiche dopo l’incontro di ieri in Regione
Testo dell’articolo:Alba - “Siamo veramente esausti, sembra non esserci un limite al peggio”: con queste parole, Vincenzo Ramunno, in rappresentanza del Comitato spontaneo Pendolari Alba-Bra, ha commentato l’incontro svoltosi ieri in Regione per discutere della “questione treni”, quella che, per gli imprevisti colpi di scena e per la durata che sembra tendere all’infinito, assume sempre più i tratti di una telenovela.
Il meeting di ieri, in Regione, a Torino, presso l’assessorato ai Trasporti alla presenza dei comitati pendolari del cuneese, dei funzionari di Trenitalia, della Provincia di Cuneo e di rappresentanti dell’assessore Borioli, il cui scopo sarebbe dovuto essere la discussione delle possibili modifiche all’orario ferroviario che dovrebbe entrare in funzione il prossimo 17 settembre, ha avuto il risultato di frustrare ulteriormente le aspettative dei pendolari di Langhe e Roero, ma… con un colpo di scena.
Con massima sorpresa dei viaggiatori delle città delle Cento Torri e della Zizzola, infatti, a far arenare le trattative sarebbe stato nientemeno che il presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa, che, a mezzo lettera, avrebbe chiesto a Trenitalia di non apportare modifiche all’attuale orario.
“L’attuale cadenzamento non soddisfa nessuno di noi – continua Ramunno -; a marzo ci eravamo riuniti per tirare fuori dei nuovi orari che incontrassero le esigenze di Trenitalia e di tutti i comitati di pendolari intervenuti e, una volta stilati gli orari delle linee principali, non restava che completare il quadro con quelle secondarie, come la Alba-Bra. Ora che una possibilità sembrava essersi presentata, siamo punto e a capo. Anzi, peggio di prima! Se tutto era sospeso, ora sembra sempre più chiaro come esista la precisa volontà politica di affossarci, e stupisce che questa venga proprio da chi, in quanto presidente della nostra provincia, dovrebbe tutelarci. I rappresentanti provinciali – incalza Ramunno - sostengono che quella lettera non avesse lo scopo di bloccare tutto, ma solo quello di far presenti determinate necessità. Se anche fosse, perché non sostenere anche le nostre esigenze? Forse Alba e Bra sono fuori provincia?
La nostra è una protesta priva di colore politico – conclude infine -; è intollerabile, comunque, che abbia la responsabilità di certe decisioni si defili, evitando di affrontare i problemi esistenti. Mi riferisco all’assessore Borioli: sta quasi riuscendo a farci rimpiangere il vecchio assessore Casoni… Il nostro ringraziamento va invece a chi, come il consigliere regionale Rabino, sembra avere davvero a cuore le nostre necessità di viaggiatori”.

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