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Data di pubblicazione:25/05/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:«Aboliamo quella linea Fs». Legambiente: una strada sul tracciato della Casale-Asti
Testo dell’articolo:CASALE MONFERRATO - Il progetto di «bretella corta» proposto recentemente dall’assessorato all’Urbanistica, con l’approvazione della Regione, piace agli ambientalisti, che però avanzano la proposta di abolire la tratta ferroviaria Mortara-Casale-Asti e di sfruttarne il tracciato per ricavarvi piccole circonvallazioni al servizio dei paesi. La «bretella corta» collegherà la tangenziale (che attualmente unisce il casello Casale Sud al sottopasso di corso Valentino) con la zona di Pozzo S. Evasio. Qui saranno realizzate due rotonde. Una, sopraelevata, per bypassare la ferrovia, collegherà la strada per Asti, la bretella e la strada proveniente dall’azienda agricola La Gattola. L’altra farà da collegamento fra la tangenziale e le strada da S. Germano e dalla Mandoletta.
«È un buon progetto - dice Secondo Guaschino in rappresentanza di Legambiente - e siamo lieti che Regione, Provincia e Comune abbiano compreso e accolto le istanze degli ambientalisti, ma la linea ferroviaria Mortara-Casale-Asti, che in media registra 2 utenti per corsa, secondo noi è una linea da sopprimere e da sostituire con bus-navetta ecologici. Si registrerebbe un vantaggio anche per chi abita in collina, che per raggiungere la ferrovia a fondo valle deve usare altri mezzi». La naturale conseguenza dell’abolizione della tratta ferroviaria per Legambiente sarebbe quella di sfruttare la massicciata per realizzare piccole circonvallazioni a servizio dei paesi; per S. Giorgio, ad esempio, e soprattutto per Ozzano, la cui strada d’attraversamento è percorsa da traffico pesante e da automobili che spesso non rispettano i limiti di velocità. Una delle ragioni di contrarietà alla proposta di bretella «lunga» era stata proprio il nodo di Ozzano. L’abolizione della ferrovia avrebbe anche il vantaggio di eliminare i passaggi a livello. «In un momento di crisi economica come l’attuale - aggiunge Guaschino - è inutile mantenere tratte che sono dispendiose e poco sfruttate e bisogna sfatare un altro “mito” e cioè che le Ferrovie abbiano un interesse militare nel nostro territorio, collegato a piani Nato. La cosa è da escludere per tutto il Nord-Ovest». Altro discorso, secondo Legambiente, è il trasferimento delle merci, «ma per questo servizio è necessario avere a disposizione un doppio binario e la linea va elettrificata. In quel caso, non contrasteremmo il progetto, perché il trasporto su rotaia riduce l’inquinamento».
Sull’eventuale abolizione della tratta ferroviaria intervengono anche i pendolari, che in passato avevano espresso lamentele per i continui ritardi e disservizi. «Dopo le Olimpiadi, però - dice Mauro Chiesa, pendolare Ozzano-Torino - le cose sono molto migliorate. Sono stati adottati i treni Minuetto e la puntualità è decisamente osservata. Riusciamo persino ad arrivare sul lavoro alle 8! I passeggeri sono aumentati. Da Ozzano, per esempio, adesso siamo in otto, un numero prima mai visto». Al confronto con il trasporto su rotaia, secondo i pendolari, il bus «ci perde» perché penalizzato dal traffico.




Nota del Comitato Pendolari: Da quando gli ambientalisti chiedono l’abolizione delle linee ferroviarie esistenti e funzionanti???

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