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Data di pubblicazione:25/05/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Treni, consigliere regionale Rabino attacca la Provincia: «Si devono tutelare gli interessi di tutti» L’assessore Invernizzi «Solo poteri consultivi»
Testo dell’articolo:CUNEO - I guai dei treni fanno litigare Cuneo e Alba. La polemica è scoppiata ieri, dopo l’ultimo incontro a Torino, per discutere - fra Regione, Trenitalia, Rfi e i rappresentanti dei viaggiatori della Granda - i nuovi orari, in vigore dal 17 settembre. Un «faccia a faccia» che, secondo il consigliere regionale della Margherita l’albese Mariano Rabino, presente con il capogruppo dei Federati per l’Ulivo di Alba Antonio Degiacomi, si sarebbe arenato di fronte a una lettera della Provincia di Cuneo che avrebbe chiesto alle Fs e alla Regione di annullare le modifiche previste per le nuove tabelle. «Non posso che pensare che la provincia di Cuneo è fatta di figli e figliastri - dice l’esponente della Margherita -. Chi amministra politicamente il territorio ritiene Alba e Bra aree di serie B. Ma dov’era la Provincia quando gli utenti albesi per 22 mesi, in quattro anni, sono rimasti senza la possibilità di utilizzare il treno per Torino a causa dei lavori alla galleria Fey. Oppure quando i pendolari devono alzarsi all’alba per poter raggiungere in tempo la sede di lavoro o studio a Torino. Cuneo deve farsi carico degli interessi di tutti gli utenti e non solo di alcuni. Alba e Bra meritano la stessa attenzione dimostrata per gli altri centri della Granda». «La Provincia è informata, ha partecipato a questo e ad altri tavoli di confronto sul trasporto ferroviario, ma ha poteri solo consultivi - replica l’assessore ai Trasporti della giunta Costa, Ambrogio Invernizzi -. Abbiamo sempre cercato di tutelare le esigenze dei cittadini e degli utenti della Granda, di Alba come di Mondovì, di Saluzzo come di Cuneo. Finora, il confronto istituzionale non è stato sempre produttivo. Il consigliere Rabino farebbe bene a rivolgersi al collega assessore regionale Borioli, che è il vero responsabile della gestione dei trasporti su rotaia. Sono sicuro che non mancheranno occasioni per trovare soluzioni condivise, nell’interesse del territorio. Ma ognuno deve prendersi le proprie colpe». «La Regione - ammette Rabino - si è limitata a fare il notaio, registrando le segnalazioni giunte dalla Provincia. Borioli non doveva trincerarsi dietro l’opposizione di Cuneo».

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