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Data di pubblicazione:27/05/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:Ferrovie, i pendolari avevano chiesto modifiche e più corse
Testo dell’articolo:CUNEO - «I pendolari di Alba e Bra hanno ragione, le loro richieste sono condivisibili. Ma è un momento particolare per il trasporto ferroviario regionale: nonostante i miglioramenti degli ultimi mesi, siamo ancora in una situazione di estrema fragilità». Così, l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, risponde alle polemiche dei giorni scorsi e spiega la decisione di sospendere le modifiche ai nuovi orari della Savona-Cuneo-Torino, in vigore dall’autunno.
«Avrebbero rischiato di portare al collasso un sistema che stiamo faticosamente tentando di ricondurre in condizioni di normalità - sostiene Borioli -. In particolare, il nuovo progetto predisposto da Trenitalia, in seguito alle proposte dei pendolari, prevedeva l’istituzione di treni diretti tra Fossano e Torino e un potenziamento delle corse sulla Bra-Torino con l’inserimento di tutte le fermate locali. Questa modifica avrebbe comportato un piccolo vantaggio per un gruppo di persone, ma forti disagi per un numero di utenti superiore. L’esempio dimostra come la composizione delle diverse, e spesso conflittuali, istanze dei viaggiatori richiede che a un certo punto si faccia una scelta. Anche se quest’ultima, si sa già, finirà per scontentare qualcuno». Borioli risponde anche alle affermazioni del consigliere regionale albese della Margherita Mariano Rabino, che dopo l’incontro di mercoledì sulle nuove tabelle aveva criticato l’operato della Regione. «Non ci siamo limitati a fare “i notai” come ha detto Rabino - è la replica da Torino -. Dopo aver preso in esame le proposte avanzate e valutato con gli uffici le soluzioni che era meglio adottare in questo momento, abbiamo deciso di sospendere i cambiamenti. Quando la situazione generale si sarà stabilizzata, verranno inseriti all’interno di una ristrutturazione più vasta dell’orario». L’assessore Borioli difende il sistema del trasporto regionale. «Nonostante le situazione sia ancora critica, il quadro di puntualità raggiunto nell’ultimo periodo pone il Piemonte ai primi posti in Italia. Questo grazie allo stretto coordinamento tra la Regione e Trenitalia per il monitoraggio e il controllo degli standard di servizio». Secondo i dati dell’ultimo rapporto resi noti ieri, e relativi al mese di aprile, risulta che su 25.270 treni, il 92,24% è giunto entro i 5 minuti di ritardo e il 98,22% entro i 15. L’anno scorso (su un totale di 24.757 convogli), i dati erano peggiori: 88,84% a 5 minuti e 97,11% a 15.
In particolare, sulla linea Torino-Savona, nelle fasce soggette al conteggio del bonus, l’87,98% dei treni è arrivato in stazione entro i 5 minuti di ritardo e il 97,74% entro 15 minuti.
«Chiedono di collaborare con proposte e suggerimenti, poi non ne tengono conto». È l’accusa che i pendolari di Bra, Alba e della Torino-Savona rivolgono a Regione e Trenitalia. «Il primo collegamento Alba-Torino implica la partenza alle 5,55 e arrivo alle 7,30 - denunciano gli utenti -. Per il ritorno ad Alba si può partire alle 17,25 e, dopo il cambio a Carmagnola, raggiungere Bra alle 18,10 ma si è costretti ad attendere 16 minuti per il trasferimento successivo perché il Bra-Alba è alle 18,26 e non aspetta il convoglio Torino-Bra che arriva 4 minuti dopo. Si viene dirottati sulla partenza delle 18,50. È così per ogni collegamento Bra-Alba: si parte pochissimi minuti prima che arrivi un treno da Torino». Non va meglio ai viaggi festivi Cuneo-Alba: tempo di percorrenza un’ora e 54 minuti, per 76 km a 40 km/h.

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