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Data di pubblicazione:30/05/2006
Fonte:GrandaIn.com
Titolo dell’articolo:Regione-Pendolari: segnali di apertura da Borioli
Testo dell’articolo:Regione - “Un primo risultato si è ottenuto, dal momento che l’assessore regionale ai Trasporti Borioli ha dato ragione ai pendolari di Alba e Bra, giudicando compatibili le loro richieste. Purtroppo questo non cambia la sostanza delle cose e gli utenti di Alba e Bra continuano a dover fare buon viso a cattiva sorte e ad accettare i disagi”. Questo quanto dichiarato dal consigliere regionale Mariano Rabino in risposta alle affermazioni dell’assessore Borioli, relative al nuovo orario ferroviario bocciato dalla Regione.

“Dal mio punto di vista ribadisco che la Regione e in particolare l’assessore ai Trasporti Borioli si sono comportati da notai della vicenda, limitandosi a registrare le obiezioni della Provincia di Cuneo, senza tentare delle soluzioni intermedie, vanificando l’impegno di Trenitalia e, soprattutto, quello dei comitati dei pendolari, il cui intervento era stato sollecitato dalla stessa Regione. Naturalmente è ovvio che quando si propongono dei cambiamenti non tutti siano d’accordo ma, altrettanto ragionevolmente, credo che su alcune richieste avanzate da Alba e Bra si potesse discutere. Tra le situazioni segnalate dal comitato pendolari c’è, ad esempio, quella del rientro pomeridiano da Torino quando gli utenti di Alba devono aspettare 16 minuti a Bra perché perdono il precedente collegamento per soli 4 minuti. Questo fatto si verifica per ogni connessione Bra-Alba, con la partenza del treno che avviene pochi minuti prima che arrivi un treno da Torino. Tornando alle decisioni prese in Regione, il risultato è stato che per non scontentare qualcuno a farne le spese sono state nuovamente le Langhe e il Roero. Per altro – continua Rabino, vorrei rispondere anche all’assessore provinciale ai Trasporti Invernizzi che mi dice di prendermela con Borioli perché la Provincia non ha potere decisionale. Anche questo è sbagliato, perché il parere chiesto dalla Regione è risultato vincolante. Di fatto, la Regione ha chiesto alla Provincia di Cuneo il parere sulle modifiche proposte da Trenitalia e le obiezioni sollevate da Cuneo hanno portato alla bocciatura delle correzioni apportate. Più chiaro di così...”

Conclude infine Rabino: “A questo punto prendiamo atto dell’impegno dell’assessore Borioli e quindi del fatto che, quando la situazione generale si sarà stabilizzata, i cambiamenti richiesti verranno inseriti nel quadro di una ristrutturazione più vasta. Ritengo però che ci siano i margini per ritornare, anche se parzialmente, sulle decisioni assunte dalla Regione, specie alla luce di richieste ritenute legittime dallo stesso assessore regionale Borioli. Alba e Bra meritano più attenzione, in particolare quando queste attenzioni non vanno a ledere gli interessi del resto della provincia di Cuneo”.

Intanto, questa mattina l’ultimo episodio della saga pendolari: il diretto Alba-Torino delle 6.54 è stato soppresso (causa “guasto tecnico”), lasciando a piedi tutti i viaggiatori che, dalla capitale delle Langhe, dovevano raggiungere il capoluogo piemontese, chi per motivi di studio, chi per lavoro. Altra aggravante per gli albesi (e anche qui, non è una novità), da Bra sono state approntate alcune carrozze che hanno garantito il servizio a partire dalla città della Zizzola. I pendolari della città delle Cento torri hanno potuto usufruire del treno delle 7.08, che arriva a Torino alle 8.25, venticinque minuti dopo l’arrivo previsto del diretto.

Se Bra è di serie B, pare che Alba stia scivolando inesorabilmente verso la serie C...

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