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Data di pubblicazione:17/06/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«Disagi Fs, la pazienza è finita», dura lettera alla Bresso da Cirio e Guida: chiedono il suo intervento
Testo dell’articolo:ALBA - Sul trasporto ferroviario la pazienza è finita. È il messaggio inviato al presidente della Regione Mercedes Bresso con una dura lettera firmata dai consiglieri regionali Alberto Cirio e Franco Guida, dagli assessori ai Trasporti Paolo Malcotti di Alba e Roberto Russo di Bra, dal consigliere comunale albese Domenico Boeri. E annunciano che nella mattinata di martedì 27 giugno andranno in treno a Torino, in delegazione insieme con altri rappresentanti dei due Consigli comunali. Chiedono di essere ricevuti dalla presidente Bresso nella sede del Consiglio regionale «in un incontro formale per porre finalmente le basi a una reale e concreta svolta a questa triste vicenda». Nella lettera, che ha per oggetto «Problematica trasporti ferroviari nel comprensorio Alba-Bra», parlano di una vicenda che ha duramente segnato il territorio dell’Albese e del Braidese. Pur osservando che il trasporto ferroviario è una materia delicata e che investe senza dubbio soggetti esterni e privati quali Trenitalia, sottolineano la competenza istituzionale esclusiva della Regione per la gestione della quale l’ente regionale investe annualmente somme milionarie. «I vari comitati pendolari della nostra provincia - si legge nella lettera - hanno ampiamente documentato come oggi il trasporto ferroviario sia stato drasticamente ridotto nel numero di treni a disposizione e come a tutto ciò si sia aggiunto un livello di inefficienza mai così grave e penalizzante per gli utenti». Continuano: «Non è tuttavia oggetto di questa nostra presa di posizione l’approfondire nel dettaglio questo aspetto per il quale La rimandiamo all’ampia documentazione prodotta dai comitati. Ciò che a noi preme, nella nostra veste di amministratori regionali e comunali delle città di Alba e Bra, è rimarcarLe ufficialmente come oggi, rispetto ad un anno fa, la situazione in generale sia di gran lunga peggiorata e come a poco sia valso l’intervento dell’assessorato regionale ai Trasporti». Il riferimento è alle decine di riunioni e alle numerose promesse non mantenute. «L’incapacità di risolvere questi problemi e neppure di riuscire a migliorarli da chi La rappresenta in questa delicata vicenda, ha ormai reso la situazione non più tollerabile. I pendolari, già gravemente danneggiati, si sentono presi in giro, ma soprattutto non si intravedono soluzioni concrete». E concludono: «La Regione non ha solo il dovere di intervenire, ma ne ha anche i poteri. È la Regione che sottoscrive il contratto con Trenitalia e che paga». Commenta Guida: «Abbiamo compiuto questo passo perché i problemi permangono in tutta la loro gravità e costituiscono uno spettacolo indecente». Cirio: «La situazione è oggi ben peggiore di un anno fa». L’ultima «odissea» sui binari ferroviari è recente. Giovedì sera, il convoglio 10187, partito alle 16 da Porta Nuova e diretto a Savona, si è guastato ed è stato costretto a fermarsi a Savigliano: tutti i treni successivi verso Fossano hanno accusato ritardi. Il record spetta al regionale 4453 per Cuneo che è giunto alla stazione di Maddalene 59 minuti dopo il previsto, alle 18,35. Guai anche per il 10189 per Savona (a Fossano, quaranta minuti di ritardo); il 4541 Torino-Cuneo (33 minuti, a Savigliano); il 4455 (21 minuti, a Cavallermaggiore); e il regionale 10191 Torino-Savona (ha viaggiato 29 minuti fuori orario).

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