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Data di pubblicazione:21/06/2006
Fonte:La Stampa edizione di Asti
Titolo dell’articolo:I pendolari: «Sindaci aiutateci, Trenitalia non ha accolto le nostre richieste». Iniziativa con i Comuni
Testo dell’articolo:ASTI - Delle richieste presentate a Trenitalia, non ne è stata accolta neanche una. Forte dell’ultima riunione con l’azienda in Regione, il Comitato Pendolari della linea Asti Torino, ieri, ha messo ai voti il comportamento degli enti chiamati in causa dalle proteste sui disservizi ferroviari. «Trenitalia - hanno annunciato i portavoce del Comitato, Francesco Carrù e Claudio Lano - considera il trasporto regionale una palla al piede, la Regione si è del tutto disinteressata, nonostante le consigliere regionali Mariangela Cotto ed Angela Motta viaggino spesso in treno». Per quanto riguarda la Provincia, continuano, «il suo interesse non è neanche classificabile». Gli orari 2007 della linea Torino-Genova sono pronti ed entreranno in vigore a settembre. Trenitalia, il 24 maggio a Torino, li ha presentati al Comitato insieme ad un prospetto informativo. Contiene le risposte alle richieste presentate dai pendolari, dove si chiedeva la modifica di alcuni orari, alcune corse in più al mattino ed il ripristino delle fermate nelle stazioni intermedie, come Pessione, San Paolo Solbrito, Villafranca. «Non si può perchè costa - commenta Lano - è stata la risposta più frequente e di aumentare il numero delle fermate di un treno diretto non se ne parla, ha risposto Trenitalia, perchè altrimenti non si chiamerebbe più diretto. Siamo stufi - prosegue - di essere presi in giro». I motivi della protesta, avviata un anno e mezzo fa con la nascita del Comitato, permangono tutti: orari inadeguati, scarsa manutenzione e sorveglianza a bordo, sporcizia delle carrozze, ritardi e soppressioni, assenza di collegamenti alternativi tra stazioni. «Chi stabilisce i quadri di lavoro - racconta Lano - non ha neanche verificato se i macchinisti di turno hanno l’autorizzazione per guidare il locomotore, per questo motivo alcuni treni sono stati soppressi». Fino ad arrivare, prosegue Carrù, al limite del paradosso: «Il Comitato di Chivasso - spiega - ha chiesto di mantenere il servizio anche nel periodo estivo e gli è stato negato perchè costa, come se avessero chiesto di viaggiare gratis». Eventuali modifiche agli orari, fa sapere l’azienda, saranno possibili solo sul 2008 e su questo Trenitalia sembra essere disposta a dialogare ancora. Ma questo tipo di soluzione non ha fatto che peggiorare i rapporti con il Comitato, che rappresenta un bacino d’utenza di circa quattromila pendolari assidui e molti altri passeggeri occasionali. «Fin’ora abbiamo dialogato - conclude Carrù - ma passeremo ad iniziative più pesanti». Nel frattempo, il Comitato annuncia un nuovo incontro al quale saranno chiamati ad aderire i sindaci dei Comuni interessati.

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