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Data di pubblicazione:28/06/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«I treni Alba-Torino viaggiano più lenti di una bicicletta». I consiglieri Cirio e Guida tra i pendolari per un giorno. La presidente della Regione vuole concorrenza e propone un appalto europeo per gestire le linee
Testo dell’articolo:Alba. La partenza è in orario e l’arrivo puntuale: 7,08 dalla stazione di Alba e 8,35 a quella di Torino Porta Nuova. Ma è in mezzo che qualcosa non funziona: per percorrere 68 km di binari si cambiano tre treni, si scende e sale a Bra e al Lingotto, si viaggia a una media di 47 km all’ora.

Altro che Tav e grandi opere. Per raggiungere da Alba il capoluogo di Regione, ogni giorno i pendolari devono affrontare una sorta di calvario con una decina di soste, compresi Mussotto e Moncalieri. E i viaggiatori di Bra non se la passano molto meglio.

Lo hanno constatato di persona i consiglieri regionali di opposizione Alberto Cirio e Franco Guida, che con l’assessore provinciale ai Trasporti Ambrogio Invernizzi, l’assessore braidese Roberto Russo, i consiglieri comunali Domenico Boeri (Alba) e Giuseppe Canalis (Bra), ieri di buon mattino si sono calati nei panni dei pendolari e hanno affrontato il tragitto per consegnare alla presidente della Regione, Mercedes Bresso, una «lettera aperta» con la quale segnalare i tanti intoppi ferroviari sulla linea Alba-Bra-Torino.

In due parole, poche corse e tempi di percorrenza troppo lunghi. Tabelle alla mano, ce lo spiega Davide Fissore del comitato pendolari: «C’è poco più di un treno all’ora e solo una corsa diretta al giorno. Mentre in tutta la provincia di Cuneo si viaggia a una velocità media che oscilla tra i 60 e gli 80 km all’ora, su questa linea le performance vanno dai 35 ai 60. Su qualche treno, può capitare di essere superati da un ciclista». Per non parlare delle corse di ritorno, «quando i ritardi sono maggiori, i treni sono sporchi e spesso l’aria condizionata non funziona», come ricorda la braidese Francesca Volpato.

I rappresentanti politici registrano e quando arrivano a Torino portano le istanze direttamente in consiglio regionale, dove tra un’interrogazione e l’altra incontrano la presidente Bresso e l’assessore regionale Daniele Borioli. «Rispetto a un anno fa - dicono - la situazione è peggiorata e l’intervento dell’assessorato regionale ai Trasporti finora è servito a poco. Trenitalia continua a offrire un sevizio inefficiente e la situazione è sempre più intollerabile».

Borioli ribadisce quanto espresso solo cinque giorni fa, quando su iniziativa del consigliere regionale Mariano Rabino (di maggioranza) ha riunito intorno al tavolo i rappresentanti di Trenitalia, dei pendolari e delle istituzioni locali: «La Regione concederà alla società GTT 250 mila euro per migliorare il servizio autobus Alba-Torino e interverrà direttamente per valutare di nuovo le bozze di orario delle linee cuneesi, ridistribuendo equamente oneri ed onori. Faremo pressione per trovare al più presto soluzioni ai problemi quotidiani sull’orario e per far inserire una corsa diretta in più ogni giorno da Alba a Torino».

La presidente della Regione Mercedes Bresso, invece, mira più in alto: «Per ottenere un servizio migliore, occorre stimolare la concorrenza. Chiederemo ai gestori delle ferrovie francesi e svizzere se sono interessati a partecipare alla prossima gara per il contratto dei trasporti piemontesi. C’è stato qualche primo contatto, vedremo se si potrà andare avanti».

E qualcuno già sogna il federalismo ferroviario, cullati sull’Alba-Torino dalla Société Nationale des Chemins de Fer. Si torna a casa un po’ più contenti e in taxi.

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