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Data di pubblicazione:29/06/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Acqui Terme, odissea dei pendolari: «Colpa del merci che s’impunta come un mulo»
Testo dell’articolo:Il treno merci «s’impunta» come un tempo facevano i muli. Accade sulla linea ferroviaria Acqui – Ovada – Genova, provocando notevoli disagi ai pendolari. «L’ennesimo caso si è verificato nelle prime ore di martedì mattina, quando il treno merci si è bloccato come ormai di consueto mettendo in difficoltà i pendolari dell’Acquese, Ovadese e Valle Stura che si recano quotidianamente a Genova, spiega il presidente dell’associazione pendolari dell’acquese Alfio Zorzan. Così il treno 6153 in partenza da Acqui alle 5,25 è arrivato con 95 minuti di ritardo a Brignole. Più o meno la stessa sorte è toccata al treno 11399 partito da Acqui alle 6,12 ed arrivato con 54 minuti di ritardo. Invece, il treno 6155 in partenza da Acqui 7,03 è stato soppresso. Più o meno sono accadute le stesse cose per i treni provenienti dalla Liguria. Il 6150, atteso ad Acqui alle 7,31, è arrivato con 77 minuti di ritardo. «Quanto successo credo non necessiti di alcun commento visto che sono già stati scritti e detti fiumi di parole senza risolvere alcunchè - prosegue Zorzan -. Anche in questo caso dico che occorre smettere di parlare e passare ai fatti. Abbiamo avuto la dimostrazione nei primi mesi dell’anno che manca la volontà di far funzionare bene i servizi». Per quanto riguarda il resto del mese di giugno i pendolari hanno sofferto per i lavori di sostituzione dei binari che per fortuna sono in fase finale di esecuzione. «Come al solito la maggior sofferenza l’abbiamo avuta con il treno 6155 in partenza da Acqui per Genova alle 7,03: in 18 corse analizzate ha accumulato ben 152 minuti di ritardo. Tutte gli altri treni, nonostante la presenza del rallentamento per lavori, hanno avuto un andamento più regolare». Il problema del treno 6155 sembra a questo punto insolubile, ed è sempre lo stesso: la sosta per incrocio a Prasco che si prolunga molto più di quanto previsto dall’orario ufficiale. A questo punto non resta altro che sperare nella realizzazione della «mega galleria» che collegherà il porto di Genova con Belforte, tenuto conto che la velocità di transito delle merci avverrà a un massimo di circa 30 chilometri all’ora salvo che qualche convoglio non s’impunti improvvisamente come facevano i muli lungo i sentieri di montagna.

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