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Data di pubblicazione:12/07/2006
Fonte:Eco del Chisone
Titolo dell’articolo:Bus gialli a Pinerolo: mezzo milione di viaggiatori all’anno. Non c’è attenzione per i pendolari – Orari adatti solo per chi ha tempo
Testo dell’articolo:Guerra all’auto l’ha dichiarata la Regione Piemonte che intende lasciarne a casa, almeno nei giorni lavorativi, il maggior numero possibile. Da qui l’impegno di potenziare il servizio di trasporto pubblico, non prevedendo tagli di spesa sul “budget” di settore. «Proprio in questi giorni – conferma il neo assessore ai Trasporti del Comune di Pinerolo, Giuseppe Rossetto – l’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, ci ha convocati per stilare un accordo di programma per il triennio 2007–09. Noi come Comune non solo intendiamo salvaguardare il servizio dei bus urbani, ma per quel che è possibile ottimizzarlo ed incrementarlo».


Rossetto giustamente chiede qualche tempo per entrare nel cuore del problema, assicurando però il massimo impegno perché i mezzi non girino a vuoto e i pinerolesi siano sempre più incentivati ad usare il bus urbano.


Punto focale è anzitutto capire chi si vuole effettivamente privilegiare: il pensionato e la massaia che si recano a fare spesa, oppure anche chi si sposta per lavoro, magari pendolare del treno o degli autobus che veleggiano verso la metropoli?


A guardare gli attuali orari (e sono così da sempre), questi ultimi non sono in alcun modo considerati, visti che non c’è alcuna attenzione alle coincidenze di partenze e di arrivo di treni o autobus per e da Torino. E così le centinaia di pendolari che non abitano in prossimità della stazione, nonostante l’abbonamento Formula (7 zone) inglobi anche il bus urbano di Pinerolo, sono costrette a prendere l’auto per raggiungere il luogo di partenza.


La Regione si sta comunque rendendo conto che finora è stata qualche volta intesa come “vacca da mungere” da parte delle ditte che svolgono il servizio, non avendo in mano nessun dato su quante persone vengano effettivamente trasportate. Lo confessa candidamente la Sapav: «Proprio non lo sappiamo – riferisce Sgobbi, agli sgoccioli nel suo incarico di direttore operativo dell’azienda –. Il sistema “Formula” ci impedisce di fare un serio monitoraggio sugli orari e sulle corse più frequentate. Ci basiamo sulle impressioni degli autisti. In ogni caso penso che 150mila passaggi all’anno sulle due linee da noi gestite sia un dato abbastanza veritiero».


La Cavourese si dimostra più sicura nel fornire delle cifre: «Nel 2005 sulle quattro linee da noi gestite la stima è di 335mila trasportati» riferisce il direttore Antonio Fenoglio. Dati forse un po’ troppo ottimistici, visto i tanti mezzi che sembrano girare a vuoto o quasi.


Di certo la Regione vuole su questo fare un po’ di chiarezza ed imporrà alle ditte che vogliono proseguire nell’appalto, e soprattutto richiedere adeguamenti dei costi, di procurarsi un più efficace sistema di “bigliettazione”, che fornisca delle certezze sul numero dei trasportati.


La diversa rimodulazione degli orari per ottimizzare il servizio è invece competenza del Comune e il neo assessore Rossetto non intende tirarsi indietro. Gli fa eco Fenoglio: «Anche per noi questi orari sono inadeguati e fatti per persone che hanno tempo. Attendere un’ora o quasi la corsa successiva non è certo possibile per chi ha i minuti contati o si sposta per lavoro. Personalmete ho già suggerito di raddoppiare i passaggi almeno in alcune fasce della giornata».


Altra lamentela dei gestori riguarda il costo: «Tariffe contributi sono fermi dal 2001, con un prezzo del gasolio che da allora è pressoché raddoppiato – lamenta Fenoglio –. Nonostante ciò ci siamo comunque impegnati ad acquistare mezzi nuovi, sempre più adeguati a questo genere di trasporto, con pianali ribassati e meno inquinanti».


Da un anno e mezzo è poi arrivata una decorosa palinatura da parte del Comune (ci sono voluti otto anni) che indica con chiarezza il percorso della linea. In basso c’è anche lo spazio per gli orari delle corse che né Sapav, né Cavourese si sono preoccupate di affiggere. «I nostri orari sono reperibili in tutte le biglietterie e sistematicamente un paio di volte all’anno li distribuiamo in tutte le buche a mo’ di pubblicità» riferisce la Cavourese. «Richiede un formato “ad hoc” che non abbiamo ancora provveduto a far stampare» si giustifica la Sapav. Rimane comunque una negligenza che spetta al Comune far assolvere, visto il contributo di 105.000 euro che ogni anno versa loro.


Il costo del biglietto è di 95 centesimi (durata 70’) acquistabile in una decina di punti vendita tra agenzie, edicole, bar e tabaccherie, oppure sul mezzo stesso. Per l’abbonamento settimanale (Formula 2 zone) 8,50 euro, mensile 31 euro.


La Cavourese gestisce: linea 1 S. Secondo–Pinerolo (centro sportivo); linea 2 Osasco–Pinerolo (Inail); linea 2 bis: Pinerolo Borgo Nuovo Madonnina-Inail; linea 5: Abbadia– Pinerolo-S. Maurizio–Costagrande. Si aggiungono poi due servizi navetta che collegano Prarostino a S. Secondo e Garzigliana ad Osasco.


Due i percorsi della Sapav: linea 3 Macello-Baudenasca-Pinerolo-S. Pietro e proseguimento per alcune corse fino a Talucco; linea 4 Abbadia-Pinerolo-Riva con un prolungamento per due corse giornaliere a Pascaretto. Nei giorni di mercato (mercoledì e sabato) si aggiunge un’andata e ritorno da Case Bianche di Riva fino al centro di Pinerolo.

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