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Data di pubblicazione:12/07/2006
Fonte:Il Secolo XIX
Titolo dell’articolo:Liguria, il treno in affitto arriva in Regione
Testo dell’articolo:Genova. Sarà portato in discussione in giunta dopodomani, se non ci saranno emergenze dell’ultima ora, l’ambizioso progetto dei “treni in affitto” sul quale sta lavorando da tempo l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Merlo. Un’idea che era stata anticipata il 2 marzo dal Secolo XIX e che adesso non è più un’idea ma un progetto concreto. Una soluzione che continua a non piacere ai sindacati che, già allora, si espressero in modo molto critico: ieri, con una nota, i lavoratori di Filt, Fit, Uilt, Fast, Ugl e Orsa hanno ribadito la loro contrarietà e hanno chiesto all’assessore «un incontro urgente prima che vengano assunte posizioni della Regione in questo campo».
Il senso dell’iniziativa è semplice, anche se il valore dell’operazione è molto elevato: in ballo ci sono infatti molti milioni di euro. La legge prevede che la gestione del servizio ferroviario venga appaltato attraverso una gara. Gara alla quale le società di trasporto ferroviario che operano sul mercato (e che non sono Trenitalia) faticano a partecipare, in quanto nessuno ha a disposizione un parco convogli e locomotive. Alla Regione, invece, manca l’elemento fondamentale per “fare da sola”: i quattrini. La Regione Liguria non ha infatti a disposizione il denaro necessario, vale a dire 400 milioni di euro, per acquistare direttamente i 600 convogli necessari per far funzionare il servizio ferroviario.
A suggerire la soluzione dei treni in leasing all’assessore Merlo è stata l’esperienza inglese. Si chiamano Rosco (Rolling stock company) le società nate nel Regno Unito con l’avvento delle privatizzazioni per risolvere lo stesso problema.
Merlo ha ricevuto nei giorni scorsi l’offerta dettagliata di diverse banche nazionali e internazionali. I conti tornano, almeno da un punto di vista finanziario: la Regione dovrebbe pagare un canone annuo di circa 40 milioni di euro per una durata di 18 anni. La speranza dell’assessore Merlo è quella di poter applicare l’aumento dell’accisa anche sul gasolio, così come è stato fatto per la benzina. Un ritocco che finirebbe per far convogliare nelle casse della Regione circa 20 milioni di euro, la metà di quanto serve. «Quel che resta - ha detto Merlo - non è una cifra impossibile». Finora Merlo ha incontrato gli emissari di Porterbrook, Angeil Train e Hsbc Rail, un’altra società francese e poi una serie di banche italiane, tra cui Banca Intesa.
«Se non ci saranno urgenze di altro genere - ha spiegato Luigi Merlo - venerdì presenterò il progetto in giunta». Un’iniziativa che nella prima fase riguarderà solo il materiale per i passeggeri ma che potrebbe essere allargato al trasporto merci. A questo proposito Merlo ha già incontrato il collega piemontese.
Ma Merlo ha anche altre soluzioni in testa. «Se non dovessero bastare i soldi per rinnovare tutto il parco rotabile - ha detto - potremmo anche rinnovarne una parte. E poi potremmo anche pensare di costituire una società partecipata dalla Regione, oppure dalla Filse». Insomma, adesso Merlo parlerà del progetto in giunta in linea generale, poi entrerà nel dettaglio. L’unica certezza è che una soluzione è attesa. Ieri in Riviera si sono registrati di nuovo momenti di tensione. A Varazze, la protesta dei passeggeri ha bloccato la corsa del convoglio per oltre 10 minuti. Il treno è giunto a Savona alle 18, con quasi un’ora di ritardo.

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