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Data di pubblicazione:12/07/2006
Fonte:Gazzetta d’Alba
Titolo dell’articolo:Provincia, avanti piano: Alba, Bra, Carmagnola, Ceva, alta Langa e Roero discutono di autonomia e servizi
Testo dell’articolo:«Nuova provincia? Noi ci stiamo». È deciso Gian Luigi Surra, il neoeletto sindaco di Carmagnola, a Barolo venerdì 7, insieme ai colleghi di un territorio vasto, che va dal torinese al cebano, passando per Langa e Roero. L’incontro, indetto dal consigliere regionale Alberto Cirio, è partito dai ben noti nodi critici, per arrivare alle positività di un’area che si dice sempre più legata e simile e – forse – oggi ancor più autonomista.

Brucia il problema del Tribunale – in comune con Carmagnola, ma che appare a rischio a ogni cambio di Governo, come spieghiamo qui sotto – e fa rabbia il distacco con il quale le rispettive capitali – Torino e Cuneo – guardano ai problemi delle aree che si trovano ai “confini dell’impero”.

Non solo negatività, però. Uniscono i fronti della sanità, della gastronomia e del potenziale turistico. Questo hanno messo sul piatto nell’incontro di Barolo Davide Alciati di Ceva, Giuseppe Rossetto di Alba, Silvio Beoletto di Canale, Pier Luigi Surra di Carmagnola e Alessandro Barbero, Enrico Pregliasco e Secondo Robaldo, presidenti delle comunità montane Alta Langa, Langa delle Valli e Langa cebana.

«Da Ceva alla Langa per arrivare ad Alba, Bra, Roero e Carmagnola la zona rappresenta una continuità geografica e, in questo frangente, anche un unicum politico», commenta Cirio. «L’incontro è stato un’occasione importante, base di partenza per una concertazione che vuol privilegiare gli elementi di unione – i territori si segnalano per le eccellenze produttiva, agricola e gastronomica: le pesche di Canale, il fungo di Ceva, il tartufo di Alba, i vini e le nocciole di Langa, i peperoni di Carmagnola –, ma non dimentica il malessere verso il centro – Torino o Cuneo che sia la capitale –, un disagio che pare rappresentare lo stimolo per guardare avanti».

Avanti, verso dove? Il Sindaco di Carmagnola ha sottolineato lo sguardo attento all’albese-braidese piuttosto che al torinese in tema di sanità, un indirizzo comune a Ceva, che si è già espressa in via ufficiale per l’unione all’Asl 18, come ha evidenziato Alciati. Una strada autonomista o di severa attenzione ai servizi?

I Sindaci di Bra e Alba – e non solo – sembrano voler guardare a quest’ultima ipotesi. Ma l’altra resta dietro l’angolo...

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