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Data di pubblicazione:12/07/2006
Fonte:Il Giornale del Piemonte
Titolo dell’articolo:Asti, i pendolari chiedono orari intelligenti e più collegamenti
Testo dell’articolo:«Vogliamo orari più integrati con le necessità di chi viaggia in treno regolarmente, abbonamenti adeguati alle esigenze dei passeggeri e collegamenti facilitati tra le stazioni ferroviarie e molti comuni astigiani che si trovano a grande distanza dalle fermate». Sono alcune delle richieste che da mesi i Comitati dei pendolari del Sud Piemonte presentano a Trenitalia, anche attraverso la mediazione degli enti locali. L’ultimo incontro utenti-istituzioni si è svolto pochi giorni fa nel palazzo della Provincia che si affaccia su piazza Alfieri e dalle cui finestre si vede bene la stazione cittadina dove si fermano i treni.
Alla riunione hanno partecipato l’assessore ai Trasporti, Mario Aresca con la relativa Commissione, Claudio Lano, Francesco Carrù e Fabrizio Vercelli dei comitati spontanei costituiti in difesa dei pendolari delle zone di Asti e Chivasso. Nonostante il periodo estivo, con minori flussi di pendolari sui treni, i rappresentanti dei passeggeri hanno rinnovato il «profondo disagio dovuto alle continue riunioni con gli enti locali e Trenitalia senza giungere a risultati concreti nonostante la richieste di obiettivi perseguibili». Da tempo si lamentano problemi nei collegamenti ferroviari con Torino. La commissione Trasporti della Provincia ha pure effettuato diversi blitz a sorpresa sui treni tra Astigiano e Torinese. Consiglieri-viaggiatori, di tutte gli orientamenti politici, hanno utilizzato i treni locali per rendersi conto della situazione. Anche la consigliera regionale Mariangela Cotto, di Forza Italia, ha più volte segnalato, attraverso personali sopralluoghi, situazioni di emergenza in materia di igiene e servizi sui convogli locali che collegano Asti a Torino. Testimonianze importanti, supportate da prove circostanziate, che hanno contribuito a disegnare una «fotografia» non ottimale del trasporto su ferrovia.
Tuttavia, a quanto sostengono i comitati dei pendolari, la situazione dei treni locali non è ancora soddisfacente. Se n’è discusso nel summit dei giorni scorsi. La Provincia, da parte sua, ha confermato l’intenzione di «rivalutare le ferrovie secondarie sul territorio astigiano». Ha detto l’assessore Aresca: «Si è già redatto un documento d’analisi dello stato attuale dei servizi di trasporto pubblico, su ferro e su gomma, in termini di utenza e di servizio. Fin dal 1999 ci siamo mossi per mantenere attive le linee ferroviarie secondarie non contemplate nei piani regionali e abbiamo messo a disposizione dei fondi. Con il Comune di Asti inoltre – ha aggiunto – stiamo collaborando sull’ipotesi di ripristino delle tratte in disuso». Sarebbe imminente una verifica per la cosiddetta «metropolitana leggera», un progetto sviluppato da Provincia e Regione, ma che dovrà passare il vaglio di Trenitalia. In questo senso dall’Astigiano si fanno pressioni sul governo piemontese affinché sia dato maggiore spazio alle Province su organizzazione, programmazione e utilizzo delle ferrovie secondarie.

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