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Data di pubblicazione:16/07/2006
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Biella, dal 29 niente treni per Novara
Testo dell’articolo:Da sabato 29 niente treni sulla Biella-Novara. Com’era annunciato da mesi, fino alla fine di agosto la linea sarà chiusa, per consentire a Rfi, la società che gestisce la rete ferroviaria, di mettere a posto la massicciata, di sistemare e di impermeabilizzare un ponte e di fare altri lavori di manutenzione straordinaria. Fino al 27 agosto, quindi, a Novara si andrà in pullman. Gli orari sono praticamente immutati: gli autobus partiranno dalla stazione San Paolo di Biella, e si fermeranno a Cossato in via Milano (nel punto di fermata dei bus di linea), a Vigliano al semaforo di corso Marconi, e a Chiavazza alla stazione. Il capolinea è ovviamente la stazione ferroviaria di Novara. Il primo bus da Biella parte alle 4,35, l’ultimo alle 20. Da Novara, invece, la prima corsa è alle 5,58, e l’ultima alle 21,10.
«Fra i pullman sostitutivi e i treni ci sono pochissime differenze di orario - spiega l’assessore provinciale ai Trasporti Marco Abate -, come del resto si era concordato con Trenitalia e con Rfi». Per i pendolari non dovrebbero quindi esserci traumi, in un periodo dell’anno in cui viaggiano molte persone in meno. «I lavori di manutenzione straordinaria sono importanti - aggiunge Abate -: erano in programma da tempo e serviranno a consolidare la linea e a renderla più sicura».
Intanto sono confermati i 7,6 milioni di euro (3,6 della Regione e altrettanti di Rfi) per automatizzare gli scambi della stazione di Biella e allungare i marciapiedi. Dopo l’allarme sulla situazione finanziaria di Anas e delle Ferrovie, si temeva che molti progetti fossero a rischio, ma l’assessore Abate, per ora, è tranquillo: «Ho sentito l’altro giorno Rfi, con cui avevo già parlato il mese scorso, e mi hanno assicurato che i soldi ci sono. La Regione li aveva già stanziati, e ora si sta preparando il protocollo d’intesa per finanziare i lavori. Il progetto sarà già fatto l’anno prossimo; per i lavori occorreranno credo due o tre anni, e quindi spero che ce la faremo per il 2010».

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