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Data di pubblicazione:25/07/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Si ripristina la fermata Fs di Frugarolo
Testo dell’articolo:NOVI LIGURE - A fronte di ulteriori lamentele dei pendolari novesi, per ritardi, guasti al materiale rotabile, scarse informazioni sul traffico passeggeri, c’è anche una buona notizia. Aldo Pavanello, responsabile commerciale Trenitalia, ha comunicato all’assessorato regionale ai Trasporti, che la fermata di Frugarolo del treno 33025 in partenza da Torino alle 17,20 e arrivo a Genova alle 19,43, utilizzato da molti pendolari alessandrini, fermata soppressa, sarà ripristinata a partire dal 31 luglio. Lo spesso assessorato ribadisce che non è stato cancellato il bus fra Tortona e Novi e che ai pendolari è stata unicamente fornita un’informazione sbagliata. Fra le proteste, quella di Giusy Tolino: «Nonostante le promesse del dirigente Trenitalia, Giancarlo Laguzzi, durante l’ultima riunione dell’Associazione pendolari novesi e ben due cambi d’orario, il treno 2674 continua a partire da Novi per Milano, alle 7,40, ma l’orario di partenza per il sito di Trenitalia, continua ad essere le 7,45». Inoltre il sito «intrapax» da cui si potevano seguire le percorrenze dei treni, non è più accessibile. Lo stesso presidente dell’Associazione pendolari novesi, Riccardo Leardi, lamentandosi del treno regionale 33857 in panne qualche giorno fa a Genova Quinto e trascinato a Nervi, dove i passeggeri sono stati fatti proseguire con altri mezzi, racconta di aver incontrato una coppia di giovani turisti olandesi. «Hanno chiesto informazioni al capotreno - dice Leardi - che però non parlava inglese: non ottenendole, a quel punto gliele ho date io. Conversando ho saputo che: anche nei Paesi Bassi i treni stanno andando male, arrivano in ritardo di 5 o anche di 10 minuti, ribadendo che per chi va a lavorare un ritardo di 10’ è un danno enorme. E hanno aggiunto: “C’è una cosa che ci ha colpito. Un treno si è rotto, tutti i passeggeri sono stati fatti scendere e accumuleranno un notevole ritardo, eppure tutti sono tranquilli e nessuno protesta. Succedesse in Olanda una cosa simile, tutti si scaglierebbero con i ferrovieri”». Peraltro Leardi non risparmia una tirata d’orecchie ai 2000 pendolari difesi dall’Apn, dei quali solo un centinaio partecipa alle riunioni dell’associazione.

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