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Data di pubblicazione:11/08/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Casale Monferrato: ripristinati solo i treni per Torino
Testo dell’articolo:I bus verranno nuovamente rimpiazzati dai treni, ora che il lavoro sul ponte ferroviario tra viale S.Martino e corso Trento è stato terminato, tra l’altro con un certo anticipo rispetto alla data presunta della metà di agosto? È una domanda che i pendolari si sono posta e che vede una risposta affermativa solo sulla tratta Casale-Chivasso-Torino. Finora infatti, non potendo i treni circolare in uscita dalla città verso Vercelli, Mortara e Chivasso, per via dei lavori di rinforzo del ponte (non più sicuro dopo l’urto di un’automotrice), il servizio dalla stazione di Casale e fino a quella di Trino era garantito dai bus. Come accennato, ora i treni che possono nuovamente partire per le destinazioni citate dalla stazione di Casale, hanno ripreso le loro corse solo verso Chivasso. «Verso le altre mete invece - informa l’assessore ai Trasporti, Riccardo Coppo - continuano a funzionare i bus, non tanto per un’impossibilità a sostituirli con treni, quanto perché la decisione derivava da un accordo precedente con Trenitalia per il periodo estivo, che non ha l’apporto degli studenti e quindi ha un’utenza decisamente più scarsa fino alla riapertura delle scuole». Le scuole però riapriranno i battenti l’11 settembre, «ma - dice il dirigente di Trenitalia, Aldo Pavanello - essendo stati programmati diversi cambi di orario in quel periodo, abbiamo pensato di prorogare il servizio bus fino al 17 settembre». Intanto qualche pendolare avanza lamentele per il servizio bus Alessandria-Vercelli. Fausto Mamberti di Alessandria fa presente che «si tratta di 58 chilometri di autentica passione per chi deve essere sul posto di lavoro alle 8/8,30, orario che il servizio bus non consente di rispettare». Mamberti si lamenta del fatto che gli orari del servizio favoriscano solo studenti e e professori universitari, mentre l’unica altra possibilità sarebbe quella rappresentata da un treno alle 6,09 da Alessandria «e conseguente levataccia alle 5 con uno scomodissimo cambio a Mortara, quasi sempre in ritardo, causa blocco di circa 10 minuti a Robbio. Critica quindi la situazione secondo Mamberti e altri pendolari che al mese d’agosto si trovano comunque a lavorare in presenza di un servizio ridotto al lumicino «che costringe gli utenti a servirsi del proprio mezzo di trasporto, con spese elevate, attutite solo da costosi impianti a gas o metano».

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