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Data di pubblicazione:23/08/2006
Fonte:La Stampa edizione di Savona
Titolo dell’articolo:«Più treni per il turismo»
Testo dell’articolo:SPOTORNO - «La Regione Liguria insiste nel trattare il turismo come un’attività di serie B nell’ambito dell’economia regionale». Matteo Marcenaro, consigliere regionale, riporta in primo piano i problemi dei pedaggi autostradali, dei collegamenti ferroviari con la Riviera e del nuovo assetto del turismo Ligure. Dice: «Bella pensata di un assessore della giunta Burlando, aumentare il pedaggio ai turisti del week-end, ovviamente non se ne farà mai nulla ma ormai, vista anche la grande eco mediatica a livello nazionale che questa balzana proposta ha avuto, è passato il concetto che il turista in Liguria è un soggetto da tartassare il più possibile e spremere come un limone e non come una risorsa da valorizzare ed anzi cercare di attrarre e fidelizzare. Ma purtroppo il pensiero Genova centrico emerge ad ogni occasione e contagia anche coloro che genovesi non sono. Un nuovo esempio è stato quello dei collegamenti ferroviari tra la nostra Riviera e la Lombardia dove di fronte alla riduzione di collegamenti diretti con Milano le uniche voci a protestare sono state quelle dei sindaci capitanati da Vaccarezza e solo in un secondo momento la Regione è intervenuta peraltro con risultati non soddisfacenti. Ancora una volta non comprendendo che i collegamenti diretti e senza troppi cambi non solo tra Milano e Genova, ma anche con il ponente sono una risposta importante per l’economia delle nostre zone, e magari qualche treno in più consentirebbe di ridurre almeno un poco le code in autostrada senza bisogno di inventarsi nuove gabelle. In questo scorcio d’estate l’attacco più grave all’autonomia turistica del Ponente era quello contenuto nella legge di riordino del settore, legge che avrebbe concentrato tutte le competenze della promozione nelle mani dell’assessore e dell’agenzia regionale, quindi a Genova. Per fortuna anche grazie alla fermezza dell’opposizione la legge è stata prima radicalmente modificata tornando ad attribuire molti compiti promozionali a province e Comuni e poi rinviata a settembre dopo che la Regione avrà avviato un nuovo confronto con albergatori e province che in prima battuta non erano stati minimamente ascoltati. In questa seconda fase sarà mia cura ribadire la necessità che il Ponente abbia un ruolo predominante nella nuova struttura turistica regionale, magari proprio prevedendo che la sede della Agenzia di promozione Regionale sia situata in uno dei nostri Comuni e per questo penso ad Alassio o Finale, di modo che chi in questa agenzia si troverà ad operare lo dovrà fare in stretto contatto con i territori che ad oggi rappresentano la maggioranza dell’offerta turistica della nostra regione».

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