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Data di pubblicazione:26/08/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:Da Ovada a Genova 25 minuti di ritardo. I treni erano costretti a viaggiare «a vista»
Testo dell’articolo:OVADA - Stavolta a causare disagi sulla ferrovia per Genova sarebbe stato il temporale. Il fatto è che ieri mattina il treno in partenza da Ovada alle 6,30, che avrebbe dovuto arrivare nel capoluogo ligure alle 7,30, è giunto a destinazione con un ritardo di 25 minuti. Nuove peripezie e nuove proteste quindi per i viaggiatori, la maggior parte dei quali sono pendolari. La motivazione del ritardo sarebbe che, appunto a causa del temporale, è andato in tilt il meccanismo automatico che regola la chiusura dei passaggi a livello lungo l’intera linea. «È evidente - dicono al compartimento ferroviario di Genova - che le Ferrovie che mettono in primo piano la sicurezza: non possiamo far procedere i treni a velocità normale con i passaggi a livello aperti. In questi casi deve essere inviato sul posto personale per la vigilanza, ma se non c’è il tempo materiale per intervenire con appositi addetti, è il capotreno che deve far procedere il convoglio con la marcia a vista». Ovviamente la velocità si riduce di molto. Spesso lo stesso capotreno si vede costretto a scendere per controllare che non ci siano veicoli in arrivo. Fin qui i chiarimenti forniti dalle Ferrovie, ma è evidente che per chi si serve del treno il fatto di giungere a destinazione con un ritardo di quasi mezz’ora su una tratta così breve non è facilmente accettabile. Tanto più che i pendolari della linea Ovada-Genova sono costretti a subire ripetuti disagi per una ragione o per l’altra. Per loro i fantastici «tunnel» o i «terzi valici» sono solo un miraggio: «Basterebbe - dicono - far funzionare bene quello che c’è».

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