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Data di pubblicazione:01/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Cuneo
Titolo dell’articolo:«Orari dei treni a misura di pendolare». Vertice in Provincia: chiesto un collegamento ogni ora su tutte le linee
Testo dell’articolo:CUNEO - Alla riunione sui guai dei treni, i pendolari arrivano in auto. «Perché - spiegano - raggiungere Cuneo in orario alle tre e mezza di pomeriggio, di questi tempi, con le ferrovie sarebbe un’impresa». I rappresentanti di quattro comitati di utenti (Racconigi, Bra-Alba, Saluzzo-Cuneo e Monregalese-Cebano), insieme ai sindacati, ieri, hanno incontrato Regione e Trenitalia insieme ai sindacati al tavolo convocato dall’assessore provinciale ai Trasporti Ambrogio Invernizzi. Il primo di una serie di incontri per «formare» una proposta comune della Granda per i nuovi orari. All’appello mancavano i viaggiatori di Cuneo, la Val Vermenagna e, soprattutto, gli attivisti della Torino-Savona. Ma i disservizi, denunciati da chi viaggia, sono venuti a galla: dalle coincidenze troppo risicate a Savigliano per i saluzzesi verso Torino, a quelle troppo ampie dei braidesi, ai treni vuoti che da Mondovì vengono trasferiti a Cuneo per l’ordinaria manutenzione e coprono l’intera tratta spesso con il capotreno ma senza un passeggero a bordo. E ancora: due ore di buca nelle fasce di punta sulle tratte cebane, fino ai recenti guasti sulla Cavallermaggiore-Alba dove sabato scorso un «Minuetto» in panne ha causato la soppressione della metà delle corse. Dopo gli sfoghi, le proposte. Ha raccolto consensi - ma andrà discussa e perfezionata nell’incontro di giovedì prossimo - quella di Andrea Sacco, dei Pendolari di Bra e Alba. Chiede la fine di Memorario e il ritorno ai tempi di percorrenza di prima del 2001. E un servizio «di base» che assicuri un treno ogni ora sempre e ovunque. Comprende convogli veloci per Cuneo e Savona. E di integrare partenze nelle fasce di punta. Per ottenere un servizio più affidabile i viaggiatori sarebbero anche disposti a rinunciare a qualche corsa ma non in orario di punta. «Impossibile cambiare per dicembre - risponde Trenitalia -, se ne può discutere per marzo 2007. Ma bisogna tener conto che per due anni dopo Memorario si sono introdotti più treni di quelli previsti dal contratto con la Regione. Ora, abbiamo ridotto ma solo sulle linee meno frequentate».

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