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Data di pubblicazione:02/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Alessandria
Titolo dell’articolo:In attesa del treno che non c’è: pendolari furenti a Tortona, non sono arrivate le carrozze
Testo dell’articolo:TORTONA - Ennesima situazione di disagio per i pendolari tortonesi che ieri dovevano prendere il treno per andare al lavoro: il locale delle 7,13, proveniente da Voghera e diretto ad Alessandria, è stato improvvisamente soppresso. Ancora una «fregatura» per un centinaio di persone che ha protestato anche per il grave stato in cui si trova la stazione di Tortona, da quasi due anni un cantiere aperto. Raccontano: «Pochi minuti prima dell’orario di partenza del convoglio, dall’altoparlante ci è giunta la notizia che il treno era stato soppresso. Anche se avevamo già capito che c’era qualcosa di strano, perché sul display dei treni in partenza il convoglio che aspettavamo non era indicato. Qualcuno, più avvezzo a questo genere di disagi, è riuscito a raggiungere la vicina stazione delle corriere e a salire su quella diretta ad Alessandria, naturalmente con aggravio di spesa perché ha dovuto fare un altro biglietto: l’abbonamento ferroviario non si può utilizzare neppure in casi come questi». Qualcun’altro ha deciso di raggiungere Alessandria in auto, ma la maggior parte dei pendolari è stata costretta ad attendere il treno successivo, arrivando al lavoro in ritardo. «I responsabili delle Ferrovie in servizio a Tortona - aggiungono - hanno fatto sapere che la colpa è stata della stazione di Asti, da dove giovedì sera avrebbe dovuto partire un treno che trasportava le carrozze fino a Voghera per il locale delle 7,13. Questa carrozze non sono mai arrivate e così a Voghera non hanno potuto formare il convoglio. La soppressione del treno quindi è stata causata dall’incapacità delle Ferrovie di mettere a disposizione le carrozze. Sembra una barzelletta». Invece, ieri pomeriggio altri disagi sulla linea da Milano a Voghera e Tortona: i treni sono rimasti a lungo bloccati, acccumulando ritardi, a causa di un suicidio avvenuto a Lacchiarella, nel Milanese. Intanto, è polemica a Valenza per i biglietti ferroviari: la corsa in treno da Milano costa di più di quella per Alessandria. Nel dettaglio, dalla metropoli lombardo al capoluogo della provincia il costo di un biglietto di seconda classe è di 4,23 euro mentre per fermarsi a Valenza, una stazione prima, bisogna pagare 4,90 euro. «Un esborso superiore del 16%, che va a gravare su studenti e pendolari, clienti abituali di questa tratta - denuncia Paolo Soban, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale - e alla richiesta di chiarimenti nessuno sa fornire una risposta a quella che appare un’assurdità». In effetti, all’assistenza clienti di Trenitalia non si spiegano questa differenza a rovescio, presente anche nei biglietti di prima classe: 5,72 euro per raggiungere Alessandria da Milano, 6,10 euro per scendere alla fermata precedente, vale a dire Valenza. Si può ipotizzare che il calcolo sia stato fatto erroneamente, partendo dalla stazione intermedia di Voghera e non di Mortara, dal momento che in questo caso la «città dell’oro» verrebbe veramente dopo Alessandria.
Soban ha presentato un’interrogazione chiedendo che il sindaco Gianni Raselli e l’assessore Settimio Siepe chiariscano questa discrepanza, piuttosto onerosa per chi si serve abitualmente del treno. E chiede che l’amministrazione comunale si attivi affinché venga installato anche nella stazione di Valenza un distributore self-service per il ritiro dei biglietti acquistati on-line: «Eviterebbe di doversi recare ad Alessandria per prelevare i biglietti».


Lunedì sarà riattivata la linea ferroviaria Asti-Casale attualmente chiusa al traffico per lavori e sostituita da pullman. Le due città saranno collegate da 11 corse giornaliere di treni. La linea (43 Km) era stata chiusa a giugno con la fine dell’anno scolastico. Il primo convoglio prenderà il via da Casale alle 5,42 per arrivare a Moncalvo alle 6.10 e ad Asti alle 6,45.

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