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Data di pubblicazione:03/09/2006
Fonte:La Stampa edizione di Biella
Titolo dell’articolo:Biella: «Elettrifichiamo le ferrovie». Nel 2007 la Provincia farà il primo studio preliminare
Testo dell’articolo:BIELLA - Elettrificare le ferrovie? Un miracolo da 60 milioni di euro, sognato e bramato da quando esiste la Provincia. Anche la giunta Scaramal ha questo obiettivo, ma per non limitarsi a pietire e a parlare, ha deciso di fare uno «studio di fattibilità», anticamera di qualsiasi progetto vero. «Ne abbiamo già parlato in giunta - spiega Marco Abate, assessore ai Trasporti di Rifondazione -: l’indagine sarà fatta nel 2007, perché abbiamo bisogno di dati precisi su cui ragionare. L’unica ipotesi di elettrificazione, finora, è contenuta nella tesi di laurea di uno studente di Vigliano. È per questo che abbiamo deciso di fare lo studio, altrimenti continueremo a parlare senza basi concrete». Le vecchie stime delle Fs parlano di 60 milioni di spesa. Una cifra non facile da trovare, tant’è che l’operazione è sempre stata considerata il traguardo ultimo, il più difficile da raggiungere, il più lontano. «Noi crediamo molto nel trasporto pubblico - aggiunge Abate -, ma dobbiamo capire se l’elettrificazione serve davvero, quali sono i costi e quali i vantaggi». E di questo si occuperà appunto lo studio, che sarà affidato a uno o più esperti del settore. Ma nell’agenda dell’assessore, le scadenze più urgenti sono altre: prima fra tutte, l’automazione degli scambi alla stazione di Biella, già finanziata da Rfi e Regione. Mercoledì Abate incontrerà l’assessore regionale Daniele Borioli, per discutere di questi lavori ma anche di quelli che verranno dopo: «Gli scambi automatici sono solo il primo capitolo della modernizzazione delle nostre linee - incalza Abate -. Subito dopo, bisognerà parlare delle nuove sedi di incrocio di Vergnasco e di Carpignano, e poi, ovviamente, dell’elettrificazione». Per i lavori alla stazione San Paolo le notizie sono buone: Rfi ha promesso che fra 4 o 5 mesi ci sarà l’appalto, e il cantiere dovrebbe partire agli inizi del 2007. Si andrà avanti per due anni, e oltre all’automazione degli scambi è previsto l’allungamento dei marciapiedi per i passeggeri: «Mercoledì, con Borioli, parleremo di tempi e di tabelle di marcia - spiega ancora l’assessore Abate -, in modo da avere un programma preciso. Il rilancio delle ferrovie è come un puzzle: si parte coi primi tasselli e poi, pian piano, si aggiungono gli altri». Aver spuntato 7,2 milioni di euro (metà della Regione e metà di Rfi) per la stazione di Biella, è già considerato un buon successo, ma non certo il punto d’arrivo: «Staremo continuamente alle costole delle Ferrovie, per ottenere il massimo», conclude Marco Abate. E intanto, si valuterà (almeno sulla carta) quanto costa e se conviene elettrificare la Biella-Santhià e la Biella-Novara, dove ancora viaggiano i treni diesel come settant’anni fa.

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